FONTE NUOVA – Questa mattina a Fonte Nuova, centro in provincia di Roma, un operaio è morto dopo che il camion che conduceva è stato investito da alcuni pannelli di cemento urtati dal braccio elevatore del mezzo. Il fatto è avvenuto in via Stella Polare all’interno di una ditta di smaltimento rifiuti. Sul posto i carabinieri della stazione Mentana, i vigili del fuoco per la rimozione delle parti pericolanti e personale del 118. La vittima è un operaio di 23 anni. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il giovane è rimasto ucciso da una lastra di cemento che si è staccata dopo essere stata colpita dalla gru del mezzo su cui viaggiava la vittima. Il ventenne è morto sul colpo. E’ stata disposta l’autopsia.
Qualche ora dopo l’incidente, la Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo di indagine. Il reato ipotizzato è omicidio colposo a carico di ignoti. Le indagini sono state delegate ai carabinieri.
Il candidato alla presidenza del centrodestra alla regione, Francesco Rocca, ha scritto su Twitter: “Ancora un morto sul lavoro a Fonte Nuova, provincia di Roma. Prevenzione e sicurezza devono essere dei pilastri nella Regione che governerò per porre fine alla tragedia delle morti bianche. Sentite condoglianze ai familiari della vittima”.
In una nota la candidata del Polo progressista per Donatella Bianchi presidente, Tina Balì, ha dichiarato: “La morte di questa mattina a Fonte Nuova dell’operaio rimasto schiacciato dalle lastre in cemento è inaccettabile e rende improrogabile nella nostra Regione la necessità di mettere al centro del programma di tutte le forze politiche il lavoro e la sua sicurezza. I dati Inail sono allarmanti: già 8 vittime sul posto di lavoro e centinaia di infortuni e tanti non denunciati, dall’inizio dell’anno – aggiunge -. Nel nuovo modello produttivo è la prestazione lavorativa ad essere prioritaria e non il lavoratore che è considerato merce: i ritmi frenetici, l’assenza di pause, la paura a chiedere i dispositivi di sicurezza mette a rischio chi lavora. Mancano i controlli e chi dovrebbe agirli; da anni si chiede di assumere più ispettori del lavoro, ma essenzialmente manca una vera e propria cultura della sicurezza”.
Severino Pio