di Simona Tenentini
A tu per tu con i candidati al Consiglio Regionale
SIMONE BRUNELLI – PD
Perchè ha deciso di candidarsi?
Ho deciso di candidarmi perché è importantissimo che il territorio che rappresento giochi questa partita da protagonista. Abbiamo un gran bisogno di progettualità e nuove opportunità di sviluppo e lavoro. Civita Castellana e i comuni del distretto industriale devono tornare al centro dell’agenda regionale e gli impegni presi pubblicamente da Alessio D’Amato vanno in questa direzione.
Quali sono secondo Lei i settori della Regione Lazio con maggiori potenzialità inespresse?
Sicuramente la sanità, nonostante un percorso di risanamento importantissimo che ci ha portato fuori dal commissariamento dopo 9 lunghi anni, che ha permesso il superamento del blocco del turnover e l’assunzione di 5500 professionisti negli ultimi 4 anni. Nei prossimi 5 anni ci saranno risorse straordinarie a disposizione: 2,8 miliardi per la rete ospedaliera regionale, 347 milioni per l’acquisto di strumentazioni diagnostiche di ultima generazione oltre alle risorse per il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e le nuove assunzioni programmate per abbattere le liste d’attesa.Non avrebbe alcun senso riconsegnare la Regione nelle mani delle stesse persone che 10 anni fa, con la GiuntaPolverini e con Francesco Rocca supermanager della sanità privata, hanno distrutto la sanità pubblica.
Ci sono i margini per una vittoria del PD?
Assolutamente si. E’ già capitato nel 2018 che a fronte di un risultato mediocre alle politiche gli stessi elettori cipremiassero alle elezioni Regionali. Perché quando c’è un progetto, una squadra e una candidatura di livello lepersone se ne accorgono. La nostra richiesta è quella di valutare i programmi, la forza e la credibilità deicandidati. Perché il giorno dopo le elezioni ad amministrare la nostra Regione non ci saranno né Letta, néMeloni, ma D’Amato o Rocca.4 –
Quale è il valore aggiunto della sua candidatura e quali sono i primi provvedimenti che dovrà adottare la squadra di governo?
Insieme alla candidatura porto con me i temi del mio territorio e i progetti che da mesi costruiamo. Su tutti, due: la ristrutturazione dell’ex ospedale Andosilla per trasformarlo in un ostello della gioventù in vista del Giubileo del 2025. Sono previsti 45 milioni di turisti a cui va garantita ospitalità diffusa in tutta la Regione. Per l’economia locale è un’opportunità gigantesca; il secondo è l’ingresso dei comuni del distretto nel Consorzio Unico industriale del Lazio, lo strumento di politica industriale pensato dalla Regione con 50 milioni Euro l’annoper gli investimenti necessari per garantire un salto di qualità a livello infrastrutturale. Anche qui è fondamentale esserci, e per farlo serve visione e collaborazione con la Regione.
Un giudizio sul governo uscente
Assolutamente positivo considerando il punto di partenza e il punto di arrivo. C’è ancora molto da fare, ma ilprogetto di Alessio D’Amato è solido. La miglior garanzia per i cittadini del Lazio è sapere che a gestire la nostraRegione ci sarà chi ha organizzato personalmente la campagna vaccinale contro il Covid, ricevendol’Onorificenza al merito della Repubblica e l’appellativo di “Metodo Lazio”. Lo stesso vale per il nostro territorio, per cui garantisco che gli impegni presi si trasformeranno in progetti e opportunità.