Sciupa ancora la Lazio, che lascia due punti stavolta in Veneto pesantissimi per lo scacco matto alla zona Champions. Ecco perchè se l’Inter vola verso la seconda posizione e la Roma ne prende orme e passi, il Milan sorride. Per carità, siamo ancora all’inizio del girone di ritorno, non abbiamo superato nemmeno da qualche settimana il giro di boa, ma parliamo sempre di segnali effettivamente chiari e indicativi.
Dopo quelli persi in casa con la Fiorentina, la Lazio stecca sul campo del Verona, probabilmente la più tosta e solida delle tre che in questo momento sarebbero retrocesse in Serie B. Lazio spumeggiante con le grandi, chiusa invece davanti alle piccoline che si chiudono, arginano, alzano solide mura: Sarri ancora evidentemente non abile a trovare l’antidoto giusto per battere rocciose resistenze, anche e soprattutto quelle meno mediatiche.
Restano comunque rimpianti, anche e soprattutto perchè sblocca Pedro al Bentegodi: non basta il recuperato Immobile, l’Hellas pareggia in piena ripresa e la Lazio non riesce a trovare il varco giusto per ripassare in vantaggio e conseguentemente vincerla. Altro punto pesante e continuità per gli scaligeri, che continuano a mirare lo Spezia e grazie alla cura Zaffaroni sognare una salvezza che a questo punto non solo condannerebbe un colosso come la Samp ma soprattutto avrebbe effettivamente del miracoloso.