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    Cronaca
    7 Febbraio 2023
    Rebus inagibilità a Montalto di Castro: il Comune li lascia fuori di casa e i condomini lo denunciano

    di Marco Gubetti

    MONTALTO DI CASTRO (VT) – Una denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia affinché i magistrati possano portare avanti «tutte le opportune verifiche riguardanti l’operato del Settore V, Servizio Urbanistica, Edilizia privata, Demanio, Gestione del Territorio e si verifichi la legittimità dei provvedimenti assunti dal Comune di Montalto di Castro». È finita così, per il momento, una vicenda che ha del paradossale e che ha come protagonisti i condomini di una palazzina sul litorale di Montalto di Castro. La storia inizia nella primavera del 2021, quando dopo la sollecitazione di uno dei proprietari, i Vigili del Fuoco dichiarano lo stabile inagibile e il Comune, prendendone atto, emette un’ordinanza con la quale vieta l’accesso all’immobile a chiunque, proprietari compresi. A quel punto i condomini decidono di dedicare i mesi estivi del 2021 per progettare i lavori di ristrutturazione e, a settembre, riescono a presentare al Comune la documentazione del piano di messa in sicurezza, tanto che dal Municipio arriva la revoca dell’ordinanza di maggio. Nei mesi successivi vengono effettuati i lavori, in modo che i condomini possano trascorrere le ferie estive 2022 nei loro appartamenti finalmente agibili e nel gennaio del 2022 i lavori vengono effettivamente conclusi e il loro esito viene comunicato al Comune di Montalto. Tutto a posto, dunque. E invece no. Come un fulmine a ciel sereno, il 20 giugno 2022, senza neanche una telefonata di preavviso e a stagione balneare appena iniziata, una nota dell’Ufficio Servizio Urbanistica fa sapere ai proprietari che ‒ «considerato che agli atti dell’ufficio non risultano pratiche edilizie riconducibili all’esecuzione di interventi definitivi, e considerato che le condizioni dettate dal tecnico (omissis) sono state disattese» ‒ la delibera del maggio 2021 di divieto di accesso allo stabile non può considerarsi revocata. E così da un momento all’altro tutti i condomini, che si erano appena trasferiti a Montalto per la villeggiatura, sono costretti a fare armi e bagagli e ad abbandonare le loro case. A quel punto i condomini, che sentono di avere subito un enorme torto, decidono di rivolgersi a un avvocato e, attraverso una sua pec di diffida, fanno sapere che la nota dell’Ufficio Servizio Urbanistica è illegittima. Innanzitutto, sostengono i condomini, perché le ragioni di una persistente inagibilità dello stabile non è stata assunta dal Comune portando a termine un sopralluogo, ma solo attraverso una unilaterale verifica delle carte. Inoltre, sempre a detta dei condomini, nella nota del Municipio non vengono esplicitate quali sarebbero le carenze tecniche che ostano alla concessione della agibilità del condominio. E così, immediatamente dopo la pec di diffida, il Comune decide di revocare la revoca, per così dire, e i condomini possono dunque rientrare in casa. Finisce qui? Ovviamente no. Perché circa un mese fa, il 3 gennaio 2023 per la precisione, il Comune emette un nuovo provvedimento con il quale torna a dare efficacia alla famosa delibera del maggio 2021 (una sorta di revoca al cubo) che di fatto toglie nuovamente l’agibilità all’immobile e ricaccia fuori dalle loro case i condomini. Questa volta il Municipio si perita anche di inserire una postilla che annuncia che i Vigili Urbani recinteranno «l’edificio con nastro bianco e rosso, apponendo sulle porte d’ingresso la dicitura: “Edificio inagibile – Vietato l’ingresso”». E siamo così arrivati alla denuncia di questi giorni con cui il condominio ha deciso di reagire all’ultimissimo provvedimento comunale. Qualcuno tra i proprietari avanza il sospetto che il Municipio, e in particolari gli uffici coinvolti in questa bizzarra vicenda, stiano agendo su impulso e a favore di terzi che avrebbero degli interessi nei confronti dello stabile. Tutto materiale per la Procura di Civitavecchia che ora dovrà cercare di districare questa ingarbugliatissima matassa.