Punto pesantissimo per il Frosinone a Palermo. Grosso, nella sua ex tana da calciatore, esce indenne pure dalla spedizione sicula. Un’altra big che non passa al Renzo Barbera, ma resta un punto comunque pesante per i ciocari. Striscia ed imbattibilità, superato pure l’esame siciliano. Un punto che certifica, nutre e consolida il primato gialloblu.
Clima incandescente, una gara che tutto il popolo palermitano aspettava ormai da anni, da quel lontano 2018 e quella finale playoff così discussa, tesa, rovente. E davanti al pubblico rosanero brilla Verre, che da centrocampo tira fuori un gol da Serie A, pescando e sorprendendo di prima intenzione Turati. Il Frosinone, anche se fatica a scardinare una difesa ben organizzata e che con Corini ha fatto ciò che doveva fare ovvero chiudersi molto bene contro la prima della classe, ha il merito di restare sul pezzo, con pazienza, come le grandi squadre. E capitalizzare. Quando? Punizione dal limite, spiovente fuori dai 16 metri, Boloca incolla al volo e replica il gioiello di Mazzitelli sul lago di Como. Esultanza sontuosa, gruppo vero, tutti abbracciati in panchina. Panca tutta in piedi fino alla fine, segno tangibile che qualcosa nell’aria vibra davvero, vibra da massime ambizioni. Nel finale pure sofferenza, ma resiste la roccaforte ciociara. Nel complesso, buon punto pure per Corini, che resta ad accarezzare i playoff.
Grosso esulta. Può dirsi soddisfatto. Anche perchè non soltanto non era una gara semplice. Palermo sognava lo sgambetto. La rivincita di un 2018 mai dimenticato. Ma soprattutto, a livello di classifica, la Reggina perde clamorosamente 3-2 a Cittadella. Domani pure, il Genoa stesso, non avrà vita certamente agevole a Modena. Un altro passetto in più verso l’aspirazione dunque, quel sogno che dalle parti di Frosinone sussurrano e chiamano ritorno nell’olimpo della massima serie.