Una Premier straordinaria. Merito della sorpresa assoluta della stagione 22/23. Merito soprattutto della rivelazione, dell’anno 22/23. L’Arsenal di Arteta, ex allievo e braccio destro di Guardiola, che osa senza paura minare certezze e quinto titolo in 5 anni del maestro Pep.
Un sabato da raccontare per i tanti calciofili e addetti alla Premier, botta e risposta che prosegue in maniera sontuosa tra la sorprendente capolista ed il Manchester City che insegue. Sembrava che proprio l’undici di Manchester fossero riusciti a ridurre il gap, ma al termine di una partita da ricordare, evidentemente non è stato così.
L’Arsenal ha saputo ribaltare il Bournemouth all’ultimo secondo: rimonta da capogiro, perchè sembrava pomeriggio storto, con gli ospiti sopra 0-2 all’Emirates, poi tra Partey, White e diversi rigori apparentemente netti non concessi, i Gunners hanno saputo trovare il gol dell’anno all’ultimo centesimo di secondo, superando chi lotta per la salvezza, col prodotto dell’academy biancorossa, Nelson, che al minuto 98 trova la sfaffilata che cambia prodotto, destini e campionato dei Gunners. 3-2, rimonta completata e +5 mantenuto in classifica. Il Manchester City, seppur dominante e concreto contro un Newcastle in piena lotta Champions, resta in scia ma pur sempre a 5 lunghezze: 2-0 all’Etihad, ma pur sempre dietro ai sognanti Gunners.
Se il Newcastle perde dunque scontro all’Etihad e lascia, dopo aver perso seppur con splendido onore e futuro radioso la finale di Carabao, altri punti nella corsa Champions, non ne approfitta minimamente il Tottenham, sconfitto 1-0 a Wolverhampton, decide Adama Traorè. Poker del Brighton del sontuoso De Zerbi, di misura finalmente il Chelsea sul Leeds. Nel posticipo ossigeno puro per il Southampton: 1-0 Saints, decide Alcaraz, battuto di misura il Leicester.