CASTELFORTE (LT) – Confessa Giuseppe Molinaro. A ventiquattro ore dall’omicidio di Sutrio, il carabiniere conferma la pista passionale e spiega agli inquirenti che sì, lui ha ucciso Giovanni Fidaleo e ha tentato di uccidere Miriam Mignano per gelosia. La storia che Molinaro aveva avuto con la donna era finita da poco e lui non si rassegnava. Secondo quanto ricostruito finora, il carabiniere martedì pomeriggio ha raggiunto a bordo della propria autovettura (una Ford Focus) l’Hotel Nuova Suio di Castelforte, per incontrare la ragazza e chiarire le ragioni della fine della relazione. Mentre era nel parcheggio con la ragazza è arrivato Fidaleo, gestore dell’albergo davanti al quale si è consumata la tragedia, e in quel momento Molinaro sarebbe stato colto dal raptus di gelosia: presa la pistola ha sparato quattro colpi d’arma da fuoco (tre tra addome e torace e uno alla mascella destra) contro l’uomo, rimasto ucciso nella sparatoria, e due colpi (uno all’addome e uno all’altezza del seno sinistro) contro la sua ex, tuttora ricoverata in condizioni disperate al Policlinico Gemelli. Un settimo colpo è andato a vuoto. Dunque, il pensiero che tra Miriam e Fidaleo ci potesse essere del tenero è stata la molla psicologica che ha fatto premere il grilletto a Molinaro per ben sette volte. Oggi il carabiniere, che nel frattempo è stato tradotto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Ce), sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia da parte del Gip. Il Giudice per le indagini preliminari, infatti, dovrà pronunciarsi sulla convalida del fermo disposto dalla Procura sammaritana ed emettere quindi l’eventuale ordinanza cautelare d’urgenza. Subito dopo si dovrà dichiarare incompetente e trasferire la documentazione alla Procura, che a sua volta invierà le carte ai colleghi della Procura di Cassino, competenti per territorio, essendo i delitti avvenuti in territorio del Comune di Castelforte. Giuseppe Molinaro, sposato e (sembra) in via di separazione, compirà 57 anni il prossimo 28 aprile.