La Lazio ha ripreso col piede giusto. Domenica straordinaria per i tanti tifosi biancocelesti in Lombardia, in piena Brianza, al Brianteo di Monza. Lazio perfetta. Solida, cinica. Il secondo anno di Sarri, tra la discussa scelta di sottovalutare le competizioni europee del giovedì dove si poteva onestamente far meglio, vola la domenica: prua sul sogno Champions, adesso traguardo concreto. Da soddisfare. Al secondo anno di progetto legato a Maurizio, però, Lazio che ha assorbito tutto quello che voleva: pochi cross, sviluppo tecnico, fraseggio stretto, a tratti spettacolare. E la cosa che stupisce, sorprende e meraviglia, è altresì quella solidità difensiva che ne fa una delle migliori difese della Serie A, nel nostro ecosistema nazionale sempre qualcosa di determinante. Casale e Romagnoli davanti a Provedel rappresentano un tridente italiano da custodire, possedere, valorizzare. Proprio esattamente come Sarri sta facendo.
Ecco allora perchè continuità, perchè punti, perche vittorie. E superato pure l’esame e l’ostacolo, sulla carta più che insidioso, chiamato Monza. Squadra ormai realtà della nostra Serie A, salvezza tranquilla, ambizioni e almeno centroclassifica. Una realtà che di grandi, in casa, ne aveva fatte già piangere abbastanza. Chiedere a Juventus e Inter. Un gol per tempo nei momenti strategici e la Lazio vince 2-0 pure in Brianza, riprendendo, con i connotati descritti, esattamente da dove aveva lasciato. Sfruttando la debacle dell’Inter e in attesa di eventuali ricorsi juventini fortificando addirittura la seconda posizione: Lazio che guida la corsa alle prime 4 dalla posizione più privilegiata, in pole. 3 punti determinanti per avviare al meglio l’ultimo tornante di stagione dopo la sosta.
Lazio che stavolta ritrova anche il miglior Milinkovic. Perchè se Luis Alberto imposta, detta, gestisce e brilla, esonerato Sergente da compiti di impostazione. E può colpire. Come ieri, gioiello su punizione: sono 65 il gol del top player serbo in maglia biancoceleste, diventa a tutti gli effetti lo straniero più prolifico, fertile e realizzativo della storia del club capitolino. Supera tutti in senso di reti, da centrocampista.