FROSINONE – La Squadra Mobile di Frosinone ha arrestato all’alba di oggi un uomo di nazionalità rumena. Su di lui grava l’accusa di tentata estorsione ai danni di una giovane sua connazionale che, secondo i sospetti della polizia, voleva costringere a prostituirsi.
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti partono da alcuni fatti riscontrati: l’uomo avrebbe squarciato le gomme dell’auto della donna, minacciato di sfigurarla con l’acido e infine l’avrebbe stordita con un farmaco per realizzare la sua promessa.
Le indagini sono partite lo scorso mese di febbraio quando la giovane vittima ha trovato il coraggio di denunciare tutto agli uomini del vice questore Flavio Genovesi. Hanno iniziato a monitorare la ragazza e ad ascoltare le sue conversazioni.
Gli investigatori, quindi, questa mattina hanno fatto irruzione nell’alloggio in cui la giovane si trovava, appena hanno avuto la certezza che alla ragazza fosse stato somministrato un farmaco per renderla inoffensiva. A farglielo bere, a sua insaputa, per la polizia era stata una complice del rumeno, mettendone alcune gocce in una bevanda che avevano consumato insieme. La convinzione degli agenti è che una volta tramortita, sarebbe intervenuto il connazionale per sfigurarla con l’acido.
La polizia ha fatto irruzione, portato subito in ospedale la giovane, sequestrato il farmaco. Al Pronto Soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone le analisi hanno confermato che effettivamente la giovane aveva assunto un farmaco idoneo a renderla inoffensiva. La Procura della Repubblica di Frosinone ha chiesto un provvedimento di custodia in carcere per ‘tentata estorsione’, autorizzato oggi dal Giudice delle Indagini Preliminari.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.