Dopo la sosta, stanchezza e poca brillantezza. La sconfitta col Cosenza, poi il punto a Perugia. Gestione e amministrazione in Umbria. Serviva riaccendere però i motori, conquistando successi che potessero rievocare quelli di una cavalcata straordinaria, quella autunnale, quella invernale, quella 22/23. Quella che ha portato il Frosinone in testa al campionato di Serie B.
E così è stato. Non si poteva sbagliare. Battuto 2-0 l’Ascoli allo Stirpe. Vantaggio al tramonto del primo tempo segnato dal comandante Lucioni, nella ripresa il solito Mulattieri timbra ancora e chiude definitivamente la pratica. Quando sei una grande gestisci e così è stato, fino alla fine dei 90 minuti. Quel che basta per mantenere la vetta e distanza invariata sul terzo posto, addirittura presi ulteriormente sul Genoa secondo.
Partita chiave che non si poteva sbagliare prima di un ciclo di gare prestigiose contro squadre playoff come Cagliari, Sud Tirol o Reggina stessa. Tre punti dovevano tornare ad essere e così sono state. A 10 lunghezze sul Bari terzo la squadra di Grosso sta andando sempre più in porto: vede l’attracco sempre più vicino, a sole 6 giornate dal traguardo quel sogno chiamato ritorno nell’Olimpo della massima serie sta per diventare realtà. E la piazza lo sa. E sogna. Ufficialmente partito e decollato il conto alla rovescia.