CASSINO – Fecero pressione sul presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Cassino affinché intervenisse sul sindaco Enzo Salera e lo convincesse a pilotare verso una ben precisa società l’appalto per l’efficientamento energetico della città: con questa accusa la procura della Repubblica di Cassino ha emesso questa mattina tre misure nei confronti di un ex consigliere comunale di Cassino e due imprenditori.
Sulla base degli indizi raccolti dalla Guardia di Finanza di Cassino sono emersi anche sospetti di irregolarità nella percezione dei fondi del ‘Sisma bonus’ e su un maxi abuso edilizio. Per questo vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione alla corruzione, peculato, autoriciclaggio, truffa, abusivismo edilizio ed indebita percezione di erogazioni pubbliche derivanti dal “sisma bonus”.La procura della Repubblica ha disposto il sequestro di un complesso immobiliare del valore di 26 milioni di euro che sospetta sia gravato da abuso edilizio ed il sequestro di circa 3 milioni di euro.
Nella mattinata i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno eseguito l’ordinanza cautelare emessa dal gip di Cassino. In particolare, nei confronti di due persone è stato disposto il divieto di dimora a Cassino, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per tutti il divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività d’impresa.