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    Società
    22 Aprile 2023
    La Tuscia a km zero: quando la sostenibilità incontra il benessere

    Prodotti a km zero, attenzione per l’ambiente e il territorio in un’ottica sostenibile che punta a promuovere le eccellenze del Viterbese: è questa la filosofia che si cela dietro all’attività dell’Olivo Country Club di Bassano in Teverina.

    Se da un lato, infatti, la Tuscia è una terra che ha molto da offrire in termini di appetibilità per i turisti, che dopo il calo registrato durante il Covid sono tornati a scoprirla nelle sue innumerevoli bellezze, è anche vero che molte strutture presenti sul territorio si stanno muovendo per proporre un’offerta differenziata, che fa della produzione agricola, del benessere e della natura i suoi punti di forza.

    “Per noi tutto è partito dall’esperienza dell’azienda agricola biologica – spiegano la proprietaria Alessandra Boselli e Tiziana Coppola, direttrice della struttura – con la produzione di olio bio e delle specialità che utilizziamo per la nostra cucina gourmet, grazie al lavoro dello chef Salvo Cravero. Di recente abbiamo anche inaugurato la Spa interna alla struttura per offrire un’esperienza a 360 gradi che metta in primo piano il relax e la cura di sé. Il Viterbese – continuano – rappresenta un perfetto connubio tra storia, natura, gastronomia e attività all’aria aperta, che i turisti possono scoprire in un itinerario che abbracci le diverse località e punti di interesse, dalla città dei papi al lago di Bolsena, fino a Civita di Bagnoregio”. Anche in questo caso l’idea è quella di attrarre i visitatori e farli soggiornare nella Tuscia per più tempo possibile, arginando il fenomeno del turismo mordi e fuggi.

    Un’ “impresa” in cui gli enti locali si stanno cimentando da tempo e che ha portato ad un incremento dei giorni medi di permanenza nella zona. Come nel caso della struttura di Bassano in Teverina, l’obiettivo è sempre quello di migliorare ed espandere continuamente l’offerta ricettiva, per abbracciare una tipologia di utenza quanto più possibile differenziata, con l’auspicio di fidelizzare anche i turisti stranieri e farli tornare a più riprese nella Tuscia.