Il Toro si conferma bestia nera biancoceleste. All’Olimpico la Lazio viene ancora una volta fermata dai granata, anche quest’anno, anche durante una delle stagioni più fertile degli ultimi anni. Ancor più rilevante perché la banda Sarri proveniva da ben 4 vittorie consecutive e cercava il pokerissimo per allungare e proseguire a gonfie vele verso secondo posto e Champions League.
All’Olimpico finisce 1-0 per il Torino, decide un siluro da lontano dell’ex Verona Ilic, sempre più faro del centrocampo di Juric e storia nella storia, cronico pupillo di Tare nelle ultime sessioni estive. Stavolta tradisce Provedel, tutt’altro che impeccabile. Giornata ombrosa un pochino per tutti: Luis Alberto non illumina, Milinkovic non incide, Immobile pur recuperato a tempo record troppo avulso dalla manovra. Pochi tentativi nella ripresa, essenzialmente qualche tiro da fuori. Toro compatto: serviva la miglior Lazio per scardinarlo, così non è stato.
Sarri fatica a mandar giù la sconfitta. Tangibile, come mostra il suo post partita. Il tecnico recrimina: “Servirebbe una serie tv per narrare tutti gli errori arbitrali che ho visto oggi. Fischi falli di un tipo, 2 minuti dopo ne fischi altri tipi. Bravi i miei ragazzi a non uscire fuori di testa, con direzioni di gara così puoi finire la partita in 9 o 10 uomini”. Chiaro l’attacco al signor Ghersini, direttore di gara. E Sarri attacca pure la sospesa penalizzazione della Juventus: “Dal punto di vista legale non ho competenze, dal punto di vista sportivo però non puoi capovolgere la classifica ogni tre mesi. Il campionato è falsato. Se quando ho giocato con la Juve ero convinto di essere 13 punti sopra, ho fatto una partita in cui l’obiettivo era il pareggio per tenerli a 13 punti. E ora me la ritrovo sopra? Si va a falsare l’aspetto sportivo della questione”.
Giornata amara. Da incassare, farne tesoro e ripartire. Anche perché adesso c’è anche la Juve rientrata prepotentemente in piena corsa, Juve che se stasera dovesse battere il Napoli scavalcherebbe proprio i biancocelesti. Il Milan quinto stesso può tornare a 5 lunghezze. La Lazio non può correre rischi, non ha altre strade che quella di ritrovare la retta via, per non macchiare una stagione così splendente. A partite da domenica prossima: scontro diretto a San Siro con l’Inter.