La Lazio crolla nel finale a San Siro dopo aver spaventato l’Inter fino al tramonto di gara: finisce 3-1 per i nerazzurri, entra Lautaro che cambia la gara, doppietta e doppio assist di Lukaku, Gosens firma il sorpasso e spedisce il pubblico di Napoli in delirio. Adesso, se il Napoli dovesse battere la Salernitana, può decollare una festa straordinaria al Maradona, quella prevista, sognata, annunciata. In virtù del KO biancoceleste, il Napoli di Spalletti può regalare 33 anni dopo l’ultima volta uno Scudetto pazzesco alla sua gente, con ben 6 giornate d’anticipo.

E pensare che fino alla fine la Lazio, con autorità, consapevolezza e possenza, era riuscita a far la voce grossa a San Siro: abile prima a colpire con tandem Luis Alberto/Felipe, poi a gestir bene, con palleggio, nella ripresa. Poi si sa, l’Inter resta una delle rose più forti, tanti cambi, squadra fisica: insistendo prima pareggia poi la ribalta. Decisivo l’ingresso in campo di Lautaro per il solito evanescente Correa. E adesso impazza la corsa Champions, perchè i nerazzurri riacciuffano al quarto posto proprio Roma e Milan dopo il loro pari di ieri sera a quota 57. La Lazio alla seconda sconfitta consecutiva, dopo quel KO interno col Torino che ha riaperto tutto. Adesso in settimana non possono sbagliare: servono necessariamente tre punti col Sassuolo per non rischiare d’esser risucchiati. Ferma a 61, a +4 sul quel trittico terrificante, la Lazio già stasera può esser sorpassata dalla Juve, impegnata a Bologna.