Per la terza volta nella sua storia il Frosinone torna in Serie A. Dominatore totale della B, i gialloazzurri tornano nell’Olimpo della massima serie. Il trionfo di Fabio Grosso, della programmazione, dell’ambizione, della passione. Quella ciociara, che dopo 4 anni ha riportato il club in Serie A. Battuta 3-1 la Reggina: invasione di campo al triplice fischio, esplosa la festa in città. Lacrime di pioggia per Fabio Grosso. Dal mezzo passo falso del Bari, una serata no stop pregna d’emozioni, che aspettava solo gli ultimi tre punti per l’apoteosi, quelli per la definitiva consacrazione, l’aritmetica che avrebbe proprio consacrato un cammino straordinario, quella di una squadra che tra talento e ambizione ha dominato la cadetteria da settembre a stasera.
E così è stato. Nonostante ci fosse tensione allo Stirpe: tangibile, forse anche comprensibile, seppur padroni del loro destino. Il Frosinone non brilla, tutt’altro, ma al 31′ Borrelli trova comunque il modo per portare avanti i gialloblu. Un gol che spiana la strada ai ciociari, Grosso lo sa e all’intervallo prepara i suoi per un grande ripresa. Suoi che non tradiscono le aspettative: raddoppia Insigne su rigore, Hernani accorcia ma non basta, Caso la chiude e decolla la festa.
La gioia irrefrenabile di leader Lucioni, specialista delle promozioni. Gli scherzi e le esultanze dei più giovani, da Insigne a Turati. La maturità ma al contempo sorriso del condottiero, Fabio Grosso, tornato in Ciociaria per riscrivere pagine della sua carriera, stavolta quelle più straordinarie. “Un campionato difficilissimo – commenta il tecnico gialloazzurro – finalmente possiamo dirlo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Il ringraziamento va ai ragazzi, strepitosi, ma non solo, pure al Direttore che m’ha sempre elogiato e tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Dedico tutto alla mia famiglia. Ci godiamo giornata e nottata, abbiamo fatto qualcosa di grande”.