Se il Frosinone dopo la matematica del primo maggio continua a viaggiare comunque a vele spiegate espugnando 3-1 una piazza in piena lotta playoff come il Pisa, chi festeggia stavolta è pure la seconda forza del campionato, che a due giornate dal termine conquista anch’essa la promozione in massima serie. Torna su il Grifone, torna su il Genoa, un anno dopo la retrocessione della passata stagione. Battuto 2-1 l’Ascoli a Marassi: un’esplosione di gioia e colori rossoblu. Decisivi i due punti persi del Bari, terza forza, riacciuffato a Modena: al Ferraris può decollare la festa. Il Genoa è matematicamente secondo ad 8 lunghezze dai pugliesi e sotto 4 al Frosinone, con cui prossima settimana si giocherà la soddisfazione del primato. Intanto: promozione diretta.
La festa di Gilardino, subentrato a Blessin: un altro campione del mondo promosso, qualcuno che ha saputo controsterzare la stagione del Grifone ed evolverla alla potenza, la Serie A. La festa di senatori come Badelj e Strootman, veri e propri leader condottieri. La festa di Massimo Coda, ancora una volta istituzione da Serie B, uno dei migliori attaccanti cadetti che significa promozione: dopo Lecce, conquista la promozione anche a Marassi.
La festa dei sostenitori . “Gente di mare” intonata per le vie della città, piazze e percorsi apoteosi rossoblu. Un successo che ripaga dell’amarezza della scorsa stagione, quando un rigore sbagliato da Criscito condannò nel derby di fatto il Grifone alla retrocessione. Una promozione che fa da contraltare al dramma cittadino che vivono dalla parte blucerchiata: una retrocessione ormai imminente, un futuro tutto da scrivere. L’unica nota stonata è che con ogni probabilità nemmeno il prossimo anno godremo del Derby della Lanterna. Almeno torna il Genoa in A: ed è lì che deve stare.