Come nei film. Sul fil di sirena. Il Real Madrid di Basket è campione d’Europa per l’undicesima volta nella sua storia. Trionfa sul Baltico sotto il cielo di Kaunas e lo fa come in un romanzo. Atroce beffa per l’Olympiacos, avanti fino alla fine di 4 punti: poi la magia dello sport, Rodriguez riapre le ultime speranze con una tripla all’ultimo istante, recupero palla e assalto finale, il timbro d’oro di Laull che sancisce e decreta il sorpasso finale proprio sul gong, per la gioia sfrenata del popolo bianco madridista, che sorpassa definitivamente la squadra ellenica, battuta all’ultimo respiro 79 a 78.
Come nei film dunque, per il trionfo di Mr Chus Mateo, che difende ed esalta i suoi ragazzi, parlando di mentalità e gruppo di guerrieri, le basi dello sport, un gruppo che ha sempre creduto fino alla fine al successo, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Per la folta presenza di tifosi biancorossi al seguito invece una delusione tremenda, per una Coppa dei Campioni che sembrava sempre più vicina. Lacrime amare, soprattutto per le prestazioni di idoli indiscussi della folla ellenica, come Sasha Vezenkov, 29 punti pure in finale, o lo stesso Canaan, 21 messi a segno. Dall’altra parte, parlando di singoli, trionfa sugli scudi Walter Tavares, premiato MVP delle Final Four. Eurolega madridista, epilogo extraordinario.
