In attesa di stabilire programma e orari dell’ultimo turno, senza alcun posticipo del lunedì sera, s’è già conclusa la penultima giornata, tutta d’un fiato, chiusa ieri sera col successo del Milan a Torino contro una Juve moralmente distrutta dal finale di stagione, tra Siviglia e penalizzazione. Il Milan chiude dunque l’annata 22/23 con l’obiettivo minimo, il quarto posto: lo fa battendo 1-0 i bianconeri, basta una zuccata del solito ariete eterno, Olivier Giroud, quello dei gol pesanti. Poi finalmente ritrovata solidità, niente da fare per Allegri, che resta settimo, in attesa di comprendere se il prossimo anno la sua Juve potrà giocare le coppe europee.
Il Napoli, pronto a salutare Spalletti, fa 2-2 a Bologna: doppio Osimhen, ad allungare su Lautaro, salendo a quota 25 reti in campionato, a difendere il traguardo di miglior marcatore del campionato. Poi la rimonta dei felsinei di Motta all’ultima al Dall’Ara di un’annata fertile, da assoluta rivelazione: prima Ferguson poi De Silvestri, ma l’ottavo posto adesso è più lontano. A 53 Torino e Fiorentina, Bologna a 51, nel mezzo Monza a 52 che sciupa una grande chance: colpo salvezza al minuto 101 del Lecce, che in Brianza strappa l’1-0 più importante della stagione salentina, che vale matematicamente la permanenza in massima serie anche la prossima stagione. Per la salvezza sarà dunque duello a distanza tra Verona e Spezia: l’Empoli riaggancia gli scaligeri proprio all’ultimo respiro, sarà testa a testa fino all’ultima giornata. E sarà terrificante: entrambe a 31, quest’anno non varrà alcuno scontro diretto o differenza reti in caso d’arrivo a pari punti. Spezia a Roma, Hellas in casa Milan: occhio al possibile traumatico spareggio salvezza.