La Roma riscatta una delle settimane più complicate del tifoso romanista. Dopo aver perso la finale col Siviglia, che significa chiaramente non giocare la prossima Champions, i giallorossi battono 2-1 lo Spezia e resistendo alle avances bianconere ad Udine confermano il minimo obiettivo, l’Europa League.
Partita tosta, contratta e concitata all’Olimpico. Spezia chiaramente aggressiva per oneri di classifica, testa a testa salvezza a distanza col Verona. Bianconeri avanti con Nikolau, poi ribalta giallorossa firmata Bove prima del definitivo sorpasso al tramonto della ripresa, firmato ancora e sempre Dybala dal dischetto. Vittoria meritata dei giallorossi, chiaramente in campi i migliori delle due fazioni: nella ripresa spento ogni sogno spezzino, sarà playout, ancora col Verona. Per Mou, abbracci e striscioni, tutt’altro che notte d’addio. L’unica nota stonata? L’infortunio grave occorso a Tammy Abraham: in attesa degli esami definitivi, si parla di rottura del crociato.
La Roma resta in Europa League. Il prossimo anno riproverà ancora. Curva ed Olimpico tutti con Mourinho, un messaggio che evidentemente la famiglia Friedkin non può disconoscere. Roma che dunque chiude dietro l’Atalanta, rivelazione al quinto posto con l’ennesimo pokerissimo sul Monza; Juve che resta settima e, se la Uefa non dovesse trovare osticoli, ripartirà dalla Conference League.
