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    Cronaca
    9 Giugno 2023
    Anzio, commercialista vende “pacchetto froda-fisco” ai clienti: la Finanza scopre il sistema e sequestra beni per oltre 10 milioni di euro

    ANZIO (RM) – Un maxi-sequestro da parte della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma  è stato eseguito nei giorni scorsi su ordine del Gip di Velletri nell’ambito di un’inchiesta riguardante una gigantesca frode fiscale con ramificazioni in tutta Italia e partita proprio dal litorale sud della Provincia di Roma. L’indagine, infatti, scaturisce da un normale controllo compiuto lo scorso anno dalle Fiamme Gialle di Nettuno nei confronti di un commercialista di Anzio (già peraltro destinatario di un provvedimento cautelare personale) che aveva ideato e venduto a diversi clienti un pacchetto “chiavi in mano” di frode fiscale. Il sistema prevedeva, dietro compenso, la creazione e l’utilizzo di falsi crediti fiscali per abbattere le pendenze debitorie verso il Fisco e l’Inps. Gli accertamenti dei Finanzieri si sono poi estesi, smascherando un sistema diffuso in tutto il territorio nazionale, che vedeva replicare il medesimo meccanismo fraudolento da parte di altri nove consulenti fiscali. In particolare, i crediti IVA venivano generati attraverso il mero inserimento nelle relative dichiarazioni di spese mai avvenute, di costi per “ricerca e sviluppo 4.0” completamente inventati, oppure di crediti per lavori alle facciate caricati sul portale Agenzia delle Entrate, con il supporto di fatture per operazioni inesistenti, senza aver mai eseguito interventi edili. I crediti fasulli venivano utilizzati in compensazione nei modelli F24 delle medesime società che li avevano generati ovvero ceduti a soggetti economici terzi, a fronte del versamento di un corrispettivo. I proventi dell’attività illecita venivano poi riciclati attraverso numerosi passaggi tra società domiciliate in Germania, Lituania, Svizzera e Malta e monetizzati con prelevamenti dai bancomat. Il sequestro eseguito dalle Fiamme Gialle in questi giorni ha riguardato 12 terreni e 36 tra appartamenti e locali commerciali ubicati in tutta Italia, partecipazioni societarie, 11 veicoli, saldi attivi di conti correnti, polizze assicurative, contanti e orologi di lusso, del valore di oltre 10 milioni di euro, pari ai crediti di imposta inesistenti. Complessivamente sono coinvolte 19 società e 33 persone fisiche residenti a Roma, Anzio (RM), Nettuno (RM), Marino (RM), Zagarolo (RM), Canale Monterano (RM), Latina, Aprilia (LT), Minturno (LT), Piacenza, Lanciano (CH), Paglieta (CH), Santa Maria Imbaro (CH), Treglio (CH), Napoli, Volla (NA), Londa (FI), Macomer (NU), Pralboino (BS) e Foggia. Naturalmente è giusto ricordare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.