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    Cultura e Spettacoli
    13 Giugno 2023
    Romea Strata e Cammino di Cirillo e Metodio: la presentazione a Viterbo

    VITERBO – Romea Strata e Cammino di Cirillo e Metodio, presentati ieri nella Sala Regia di Palazzo dei Priori i due cammini, “vie di cultura e fede”. L’incontro pubblico ha visto la partecipazione dell’assessore Silvio Franco, la consigliera delegata alla Via Francigena e al Giubileo 2025 Alessandra Croci, il presidente del comitato direttivo dell’Associazione itinerario culturale europeo dei Santi Cirillo e Metodio Dana Danova e Martin Peterka, il presidente dell’Associazione europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi e per Romea Strata la responsabile della sentieristica Ilaria Bartolotti.“Parliamo di due cammini che per noi sono fondamentali – ha affermato Franco – e riteniamo che al di là del significato religioso e della valenza culturale, tradizionale e sportiva, essi abbiano un significato molto profondo per noi e anche una valenza turistica importante per la nostra città. Raggiungere Viterbo attraverso un cammino significa infatti avvicinarsi in modo lento alla sua storia e cultura, apprezzando anche il vasto territorio che la circonda”. L’assessore ha anche ricordato che di recente il Comune ha sottoscritto un accordo per entrare a far parte della Via Clodia, che tocca in parte la città dei papi. “I cammini non sono solo linee di passaggio, virtuali – ha proseguito – noi vogliamo che essi diventino parte della nostra identità, rendendo Viterbo l’ultimo avamposto prima della Città Eterna”.La responsabile della sentieristica Ilaria Bartolotti ha parlato della Romea Strata, una via che è stata percorsa anche da menti illuminate che hanno lasciato il segno nella scienza, come Copernico, Keplero e Galileo Galilei. “Si tratta di un percorso di 4200 km che attraversa tutta Europa e sette nazioni e che ricalcherà in parte la Via Francigena ma con una sentieristica diversa”, ha spiegato.Bartolotti ha poi sottolineato l’importanza di farsi trovare pronti ad accogliere la moltitudine di pellegrini che raggiungeranno Roma – e di riflesso tutto il Lazio – in occasione del Giubileo del 2025.“Le proiezioni parlano di 45 milioni di pellegrini in arrivo – ha ricordato – un’onda di persone che avranno necessità di sentieri ben attrezzati, segnaletica, alloggi. Viterbo sarà una delle città abbracciate dal nuovo cammino e ciò implica anche tanto lavoro: per la città dei papi e tutte le zone vicine a Roma sarà importante cominciare a creare uno studio per farsi trovare pronte ad accogliere l’arrivo dei pellegrini”.