Il colpo lo fa la Croazia. Ancora, l’ennesimo del suo fertile decennio. Dopo un argento ed un bronzo negli ultimi due Mondiali, i cugini balcanici mostrano ancora tutta la loro pasta e la loro infinita esperienza battendo 4-2 a Rotterdam dopo tempi supplementari l’Olanda padrona di casa. Non parte col piede giusto il secondo regno di Koeman sulla panchina degli Orange: c’è pasta lì davanti, tra Depay e Gakpo senz’altro, ma c’è tanto da lavorare. Infinita l’esperienza di Modric e Perisic, veri e propri decennali conduttori del ciclo croato. Buona l’Olanda nel primo tempo, che passa con Malen che chiude una grande azione tra verticale e orizzontale. Nella ripresa esce tutta la pasta croata, che prima sfiora il pari poi lo trova con Kramaric su rigore. La Croazia mette anche la freccia: altro classico inserimentino dell’atalantino Pasalic, che sfrutta la deviazione e porta i suoi avanti. Reazione Orange al tramonto: pareggia in mischia Noa Lang. Il “nuovo” Koeman tirerebbe un sospiro di sollievo e strapperebbe i supplementari, ma nei 30 successivi la Croazia trova i colpi giusti: gran botta di Petkovic, chiude Modric sul rigore nella seconda ripresa. Poker che manda in delirio i tifosi croati accorsi in massa. Ci sarebbe tempo pure per quinto sigillo e pokerissimo sul velluto, ma la doppia di Petkovic vien cancellata dal Var. Domenica sarà finale. Per i giovani di Koeman soltanto la terzo e quarto posto.
