di Simona Tenentini
VITERBO – Un circo per animali su un terreno comunale.
Il classico tendone a righe, legato ai ricordi dell’infanzia, si trova in strada San Lazzaro, nei pressi del cimitero e l’imperdibile occasione di vedere “il circo tradizionale, la gioia del più antico e maestoso spettacolo del mondo” sarà a disposizione fino al 18 giugno, per un prezzo che arriva a toccare i 25 euro.
Una sorta di vero e proprio ritorno al passato con decine di conquiste a livello di diritti cancellate con un colpo di spugna.
Animali tenuti in gabbia, addomesticati e “usati” con il solo scopo di far divertire non sono certo un simbolo di progresso e di rispetto, soprattutto in tema di funzione educativa verso i bambini.
Attualmente, in Italia sono ancora 2.000 gli animali impiegati negli spettacoli circensi.
Qualche tempo fa l’Organizzazione olandese Stichting AAP ha pubblicato un dossier sulle condizioni psico-fisiche degli animali salvati dai circhi tra il 2015 e il 2021, provenienti da Spagna, Francia, Polonia e Germania.
Nella relazione emerge una fotografia avvilente relativa a 73 animali: di questi l’89% soffriva di traumi mentali o fisici ed in generale è emerso che 8 animali su 10 soffrivano di problemi veterinari o comportamentali multipli.
Un report sicuramente preoccupante, ancora di più in relazione al fatto che, a Viterbo, il terreno utilizzato è appartenente al Comune il quale, dunque, da questi spettacoli discutibili incasserà anche un affitto.