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    Cronaca
    19 Giugno 2023
    Aprilia, azienda di trasporti nei guai per contrabbando e autoriciclaggio: la GdF sequestra beni per quasi 9 milioni

    APRILIA (LT) – Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione a un decreto con cui il Gip del capoluogo pontino ha disposto la misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni (denaro contante, valori finanziari, conti correnti, fondi azionari, quote societarie, beni immobili e veicoli di varia natura) per un valore di 8,7 milioni di euro nei confronti di una azienda di Aprilia operante nel settore logistico, nonché del suo legale rappresentante, e di una compiacente ditta individuale, risultata essere una mera “cartiera” di comodo. L’indagine, in una sua prima fase, è partita per mettere fine a un giro di contrabbando di carburante e successivamente, grazie a ulteriori approfondimenti, le Fiamme Gialle hanno scoperto anche altre gravi ipotesi di reati tributari, quali l’utilizzo di fatture false, l’evasione di accise, e le indebite compensazioni di crediti inesistenti, parte relativi alla cosiddetta  “carbon tax” (per circa 1.135.000,00 euro) e parte a crediti Formazione 4.0, finanziati con fondi derivanti da Pnrr. Secondo quanto rilevato dalla Guardia di Finanza dal 2016 al 2020, l’azienda avrebbe acquistato in contrabbando ingenti partite di carburante (circa 3,5 milioni di litri), stoccato in cisterne abilmente occultate, generando un’evasione di accise pari a oltre 2 milioni di euro. La frode sarebbe stata perpetrata mediante il ricorso a una società “di comodo” compiacente, artatamente creata per assolvere la mera funzione di “cartiera”, dedita all’emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti, per oltre 7 milioni di euro, a beneficio della società apriliana che, anche grazie a tale escamotage, ha potuto beneficiare dell’indebita compensazione di crediti. Sulla base degli elementi raccolti, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto nei confronti della società, del rappresentante legale e della ditta individuale il sequestro preventivo di beni per un importo complessivo di euro 8.698.036,00, quale profitto dei reati ipotizzati, ovvero: emissione di fatture false, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebite compensazioni di crediti, autoriciclaggio, e sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.