La notizia di mercato più clamorosa del mercato internazionale del solstizio d’estate, quasi come a benedire quella che può diventare una stagione di colpi di mercato senza precedenti, è quella di Gundogan che sottotraccia, capitan Treble al Manchester City, col contratto in scadenza ha sciolto ogni tipo di riserva sul suo futuro. Su di lui sirene arabe così come americane, qualche timido sondaggio dell’Arsenal, soprattutto grandi sforzi di rinnovo dell’attuale club, il Man City, per l’appunto. Con Guardiola disperato per trattenerlo. Invece, dopo 10 giorni di riflessione post Instanbul, Ilkay ha sciolto le riserve. In vacanza nella sua Germania, ha ospitato negli ultimi giorni in gran silenzio gli emissari del Barcellona: accordo trovato, qualità pura e nuova esperienza di vita in quello che resta uno dei club più blasonati della storia del Football, malgrado anni di difficoltà europee quantomeno a livelli di risultati Champions nettamente al di sotto delle aspettative. Gundogan ha trovato infatti coi Blaugrana un accordo per le prossime due stagioni più opzione per il terzo. A 32 anni ha scelto ancora d’esser protagonista in un calcio più tecnico e meno fisico: per tanti aspetti Barcellona scelta perfetta. Al momento condividerà il reparto con colleghi del calibro di Frankie De Jong e giovani gemme come Gavi e Pedri. C’è pure Kessiè, quantomeno al momento, col futuro però ancor tutto da scrivere. Gundogan lascia dunque da capitano il Manchester City dopo aver vinto tutto con Guardiola: 5 Premier, 4 coppe di lega, 2 FA Cup fino soprattutto alla Champions di 10 giorni fa, che ha coronato un percorso partito proprio 7 anni fa, quando sbarcò in Premier lanciato da Klopp a Dortmund. Ha vinto tutto: nuovi stimoli. La sfida Barcellona. Nelle prossime ore già attesa l’ufficialità.
