Dopo la sconfitta finale, quella del 23 giugno, che ha riconsegnato il titolo di campioni d’Italia all’Olimpia Milano, si chiude un’era per la Virtus Bologna. In tutto e per tutto. Partenza illustre, ormai nell’aria ma da ieri pur ufficiale: lascia un’iconografia amata dal basket emiliano, lascia un 44 iconico, lascia Milos Teodosic, campionissimo balcanico, pronto a tornare in patria a questo punto per giocare con la Stella Rossa. E la Segafredo ha postato sui suoi canali social il saluto di Milos, emozionato, emozionante:  “A tutta la Virtus vorrei dire grazie. Grazie per la possibilità e l’onore che mi avete dato di indossare la canotta della Virtus e di essere protagonista di alcuni grandi momenti. Per questi quattro anni speciali un grande grazie al Presidente Massimo Zanetti! Grazie per avermi dato la possibilità di lavorare con due grandi allenatori, Aleksandar Djordjevic e Sergio Scariolo, è significato molto per me questo perché ho avuto la possibilità di imparare ancora qualcosa di nuovo. Ricorderò questi quattro anni con il sorriso grazie anche a tutti i collaboratori del club e ovviamente grazie ai tifosi della Virtus. Ci siete stati sempre, al di là del risultato, regalando sempre tifo e cori. Per ultimo ma molto importante, grazie a tutti i miei compagni di squadra! Sono sicuro che ci rincontreremo in futuro e non vedo l’ora!”. Non c’è stata alcuna proposta di prolungamento, forse volontà reciproca. Dopo 4 anni era arrivato il momento di prendere due strade diverse. Finisce quella che resta una storia d’amore, tra Milos e tutto il popolo di Bologna. Dal 13 luglio 2019 ad oggi 1 Scudetto 20 anni dopo l’ultima volta, quello del 2021; un EuroCup e due supercoppe, sempre MVP dei grandi match, quando contava veramente, quando contava vincere. Lascia una leggenda. Che non sarà mai dimenticata. Non solo da Bologna, ma da tutto il basket italiano.