Decollato eccome il mercato del Milan in entrata. Nonostante un inizio d’estate piuttosto discusso e travagliato, contraddistinto da mille polemiche e malumori come l’addio di Maldini prima e Tonali poi, finalmente entrano pedine che restituiscono ambizione al club e serenità alla tifoseria. Tra questi chiaramente brillano i nomi degli ex Chelsea, Loftus Cheek presentato ieri, e quel Pulisic sbarcato stamani a Malpensa che in queste ore sta svolgendo le visite mediche di rito. Tra questi nomi meno altisonanti come Romero o Sportiello, ma l’ex numero uno dell’Atalanta migliora eccome il rilasciato Tatarusano: adesso il Milan potrà finalmente vantare un secondo quando chiamato in causa tra esperienza e qualità all’altezza di un club di vertice. Maignan primo, Sportiello secondo, la porta rossonera è sicuramente tra le più affidabili e complete della massima serie. E Sportiello s’è presentato oggi a Milanello: persona pulita, umile, felice e soddisfatta d’esser arrivato al Milan a 31 anni. “Ho dato tutto all’Atalanta, son contento di aver fatto quel percorso, anche loro hanno tantissimi portieri in giro. Ed io non potevo dir di no al Milan. Come ho già detto nei giorni scorsi è l’ultimo step della mia carriera. Essere qui è un sogno. Non è una frase fatta. Devo ancora realizzare tra l’altro, anche se ormai ero a conoscenza del trasferimento da tempo. Sono maturato molto: è stato il momento giusto. Non ho fatto primavera, ma ho fatto gavetta: ho fatto le leghe inferiori, poi C2 e C1, e quei valori, quelli per cui nessuno mi ha mai regalato nulla, me li continuo a portar dietro”. Il rapporto con Pioli, il suo allenatore ai tempi di una Firenze sconvolta dalla tragica morte di capitan Davide Astori: “Col mister abbiamo vissuto un’esperienza tremenda. Asto ha fatto qui tutte le giovanili, la primavera. Qualcuno che mi porto sempre dentro. Un capitano che sapeva sempre prenderti nel modo giusto, sapeva come darti consigli o suggerimenti. Secondo me tra me e l’allenatore sussiste questo legame proprio per l’anno ed esperienza che abbiamo vissuto. In questi anni ci siamo sempre sentiti, ci conosciamo bene. Farà il secondo a Mike Maignan, per una coppia tra primo e secondo tra le migliori d’Italia: “Quando arrivò Mike, due anni fa, giocammo proprio col Milan: mi accorsi subito delle sue enormi qualità, dissi subito a tutti quanto fosse forte, nonostante non fosse facile ai tempi sostituire Donnarumma. Ho 31 anni, non sono giovanissimo, ma posso ancora imparare tanto, anche da lui. Lui è un portiere diverso, moderno. Chiaramente io, con le mie caratteristiche, quando e se verrò chiamato in causa, dovrò far quel che so fare io (ride, ndr). Con le tre competizioni ci sarà bisogno di tutti. Nel quotidiano, anche chi gioca di meno dovrà spingere il gruppo. Dovrò cercare di esser pronto”.
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12 Luglio 2023
Milan, un secondo una garanzia: si presenta Marco Sportiello