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    17 Luglio 2023
    Wimbledon 2023, una finale generazionale: Re Nole abdicò, Alcaraz nella storia

    Una finale generazionale. Qualcosa che significa tanto, che abbraccia passato, presente e futuro del tennis mondiale. E nonostante il cammino di Musetti, il ruggito di Berrettini e lo straordinario cammino di Sinner fino ad una semifinale che ha fatto sognare il popolo azzurro, non potevamo obiettivamente ambire, chiedere di meglio o sportivamente osar di sporcare o disturbare due marziani, quelli che hanno dipinto una finale stellare, storica, durata quasi 5 ore di battaglia sopraffina, tra colpi su colpi, sorprese, fino all’ultimo sangue. Una battaglia di classe, una battaglia che dovevi meritar di ammirare. Il Re abdica, il Re incoronato. Lontani i tempi di due divinità come Federer o Nadal, dopo la decennale egemonia di Djokovic, stavolta all’ultimo colpo l’assoluta star serba crolla battuto dalla nuova potenza del tennis mondiale, il futuro fatto persone: Carlos Alcaraz. 5 set fino all’ultimo servizio, tra mille colpi e ribaltamenti: parte sterminando il giovane collega il buon Nole col primo netto 1-6, tanto per fargli capire quanto e come Wimbledon e grande Slam siano terra sua; poi la rimonta 7-6 e 6-1 che manifesta non solo pasta ma soprattutto personalità e tempra mentale di Carlitos, poi show britannico col pareggio ancora del serbo 3-6, fino all’ultimo show, tutti in piedi, vibrazioni e tensione, ammirazione e maestosità: 6-4, così il giovane Alcaraz si prese il suo primo Wimbledon. Sport su sport: gli applausi e la sportività di chi sa abdicare, Nole. Il quale non perdeva sul Centrale da 10 anni, rimanda così l’aggancio a Federer coi suoi 8 Championship e grande sogno Grande Slam. Dall’altra parte il nuovo Re, la nuova divinità, prodotto di madre natura e del tennis del futuro: a 20 anni già Campione di Wimbledon, terzo spagnolo della storia dopo Nadal e Santana. Alcaraz che resta chiaramente numero uno al mondo.  Non cambia in vetta ma cambia senz’altro la classifica ATP degli italiani nella Top 200: Sinner rinforza la Top 10 con l’ottava posizione, Musetti sale al 16simo posto, ruggisce Berrettini che torna a piazzarsi al 32° gradino, poi c’è Sonego al 42°, Arnaldi al 75°, Cecchinato al 95°.