LATINA – Con l’estate e la vita al mare si tende a mangiare più pesce. Per tutelare la salute dei cittadini, puntualmente in questa stagione, il Nas, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri, intensifica la sua attività di controllo in tutti gli esercizi che il pesce lo vendono e lo cucinano. Così, tra il 13 e il 16 luglio scorsi, c’è stata un vero e proprio blitz dei Nas in provincia di Latina che ha portato a risultati non troppo rassicuranti. In particolare, nei quattro giorni di attività, i militari hanno concentrato i loro sforzi sul territorio di Terracina e su Ponza. Proprio dalla principale isola dell’arcipelago pontino arrivano le notizie più allarmanti: su 34 esercizi controllati, in ben 15 i Carabinieri hanno rilevato una o più irregolarità di carattere igienico-sanitario e/o riguardanti la mancata tracciabilità del pesce. Alla fine del blitz il Nas ha sequestrato sull’isola la bellezza di 620 chili di prodotto ittico, elevando diciotto multe per un totale di circa 17mila euro. Un po’ meglio è andata a Terracina. Sul territorio della cittadina pontina, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni hanno controllato sei esercizi commerciali e ben tre di questi hanno evidenziato carenze igienico-sanitarie. A Terracina, i militari hanno dovuto sequestrare “solo” 40 chili di pesce e “staccare” tre multe per un totale di 3.500 euro.
Cronaca
19 Luglio 2023
Blitz dei Nas nei ristoranti: sequestrati più di sei quintali di pesce tra Terracina e Ponza