Magari qualche anno fa meno. Ma oggi un pezzo come Morata, dalla sua pasta ed esperienza internazionale, dalla sua duttilità e disponibilità, torna a far gola a mezza Serie A. Quella che scotta di più, quella delle grandi. Più o meno tutte hanno messo gli occhi e iniziato a flirtare coi suoi agenti da settimane. Ed ogni giorno, in quest’estate di caldo bollente, il bollino della temperatura di Alvaro narra una favorita differente. Da due giorni diventa palesemente tempo di Inter, ancora a caccia di uno che sappia fare eccome la prima punta. Marotta lo conosce bene: lo volle fortemente già ai tempi della Juventus. L’Atletico Madrid non vorrebbe cederlo ma sembra sussistere una vantaggiosa clausola rescissoria presente nel suo contratto coi Colchoneros: Marotta e Ausilio a lavoro per studiar carte e burocrazia, già incontrati nelle ultime ore gli agenti del calciatore. Agenti che hanno ricevuto diverse telefonate negli ultimi giorni: nel weekend al primo posto nella corsa ad Alvaro c’era la Roma, persuaso dal fraterno amico Paulo Dybala. Ingaggio pesante, Pinto non molla la presa ma vaglia alternativa e torna a valutare il profilo di Scamacca. L’alternativa interista resta invece Duvan Zapata, che però l’Atalanta potrebbe decider di tenere e rilanciare in caso di partenza di Hojlund, sempre più richiesto dal Manchester United. Tornando al personaggio più chiacchierato nelle ultime ore di mercato italiano, dalla corsa a Morata non va mai escluso il Milan, che sembrava la pista più forte soltanto sette giorni fa. Milan che resta sempre a caccia di un centravanti, vista la carta d’identità di Giroud. Origi e Rebic restano in uscita. Per Alvaro quindi in una settimana dunque prima Milan, poi sorpasso Roma, poi controsorpasso Inter. Una corsa e un film di mercato destinato ad accendere chiaramente ancora le prossime ore, i prossimi giorni. E non vanno escluse sorpese. Notissimo il rapporto tra Morata e mondo Juve, notissimo il rapporto tra Morata e Max Allegri. Con la Juve che resta alla finestra, con un Vlahovic in partenza, vietato tirar fuori sul nascere per definizione gli stessi bianconeri.
