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    Cronaca
    26 Luglio 2023
    Latina, traffico illecito di rifiuti e corruzione: arrestati un imprenditore e un dirigente Ater

    LATINA – Questa mattina a Latina la polizia ha arrestato  due persone (una in carcere e una agli arresti domiciliari), gravemente indiziate a vario titolo di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. L’operazione – disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, con la collaborazione della Squadra Mobile di Cosenza – si è sviluppata sulla base di un’altra indagine che aveva portato nel 2021 a scoprire un’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti, a delitti contro l’ambiente e alla truffa ai danni dello Stato. Al termine di questa prima indagine, il 13 dicembre 2021 fu eseguita un’ordinanza di applicazione delle misure cautelari della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’interdizione dall’esercizio di un’attività imprenditoriale nei confronti di dieci persone – tra le quali un 53enne italiano, destinatario della custodia in carcere di oggi – oltre al sequestro per equivalente per un valore di circa 3 milioni di euro di beni mobili e immobili riferibili a quest’ultimo e il sequestro preventivo di una srl con sede a Roma e attiva nel campo dello smaltimento dei rifiuti. La nuova attività d’indagine ha consentito ora di appurare come proprio il 53enne – in qualità di amministratore di fatto della società sottoposta a sequestro e sulla base di appalti stipulati con alcuni committenti pubblici del centro (Roma, Latina) e del nord Italia (Milano, Varese, Verbania) – abbia proceduto, con la complicità di altri soggetti indagati in stato di libertà, all’ulteriore sversamento di rifiuti speciali liquidi nel sistema fognario ovvero al loro spargimento o interramento in luoghi imprecisati per un totale di 2.371 tonnellate. Al fine di percepire il corrispettivo previsto dall’appalto non decurtato del costo di smaltimento presso siti autorizzati, sono stati altresì falsificati centinaia di Fir (Formulario Identificativo Rifiuti), attestanti la regolarità dello smaltimento. Inoltre, è stato possibile accertare l’esistenza di un rapporto di corruttela intercorso tra il 53enne e un dirigente Ater di Roma, destinatario in data odierna della misura cautelare degli arresti domiciliari. In particolare, sono stati raccolti gravi indizi in ordine ad almeno due episodi, in occasione dei quali il dirigente pubblico ha ricevuto, rispettivamente, 8mila euro in contanti e il denaro utilizzato per l’acquisto di una motocicletta nuova del valore di oltre 23mila euro. Tali dazioni hanno costituito il prezzo per l’illegittimo pagamento di un Sal (Stato Avanzamento Lavori) del valore di 233.582 euro a favore della società sottoposta poi a sequestro preventivo nel dicembre 2021, emesso nell’ambito di un appalto per la fornitura dei servizi di video-ispezione, spurgo fognature e manutenzione degli immobili di proprietà dell’Ater di Roma. Il credito era stato maturato in relazione ad alcuni lavori effettuati da un’altra società, acquisita successivamente alla maturazione del credito da quella sottoposta a sequestro, il tutto grazie all’illegittimo avallo del dirigente Ater.