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    Cronaca
    1 Agosto 2023
    Alatri – Omicidio Thomas Bricca, per avvocati Toson inquirenti “innamorati di una sola pista”

    ALATRI – Oggi, davanti al tribunale del Riesame di Roma, gli avvocati di Roberto e Mattia Toson hanno chiesto la scarcerazione degli stessi. I difensori dei due indagati per l’omicidio di Thomas Bricca avvenuto il 30 gennaio ad Alatri e arrestati il 18 luglio, hanno sostenuto  che “Dagli atti emerge che” Matteo e Roberto Toson “non sono i protagonisti della vicenda”. I legali Angelo Testa e Umberto Pappadia, hanno contestato alla procura di Frosinone che ha coordinato le indagini “il mancato ricorso all’esame antropometrico che avrebbe permesso di stabilire dalle foto in possesso agli investigatori, che la persona in sella allo scooter non poteva essere Mattia Toson alto un metro e 90 centimetri”.

    La sera del 30 gennaio, infatti, in due, in sella ad uno scooter, sono arrivati a 18 metri da dove Thomas stava parlando con alcuni coetanei in centro ad Alatri. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, il passeggero ha sparato un colpo di pistola che ha colpito alla testa il 19enne morto dopo 24 ore di agonia.

    I due sullo scooter, secondo la procura di Frosinone, erano Mattia e Roberto Toson, che volevano spaventare il giovane con cui Thomas stava parlando, e mettere fine alle risse che si ripetevano da giorni ad Alatri tra due diversi gruppi. I due legali hanno sottolineato anche lo scambio dei ruoli, sparatore e guidatore, che la procura ha attribuito a padre e figlio. In un primo momento, infatti, gli inquirenti indicavano, anche tramite testimoni, Mattia come guidatore e Roberto come sparatore. L’avvocato Angelo Testa ha voluto anche precisare l’aspetto per il quale, alcune giorni dopo l’omicidio, Mattia e Roberto Toson si sono presentati in caserma ad Alatri. “Sono stato io ad accompagnarli in caserma – dice Angelo Testa – Non perchè si dichiarassero innocenti ma per denunciare le minacce e i feroci attacchi che ricevevano sui social. Una situazione insostenibile per l’intera famiglia”. Secondo i due legali l’errore della procura è stato “innamorarsi soltanto di una pista” quella dei Toson.