Mentre i porti della Sicilia occidentale crescono a doppia cifra nel traffico crocieristico, arrivano cattive notizie per il porto di Siracusa escluso dal programma 2024 di Msc. Una decisione che la compagnia giustifica con la diminuzione di navi disponibili ma che in realtà sembrerebbe legata alla situazione delle infrastrutture portuali con il fondale non dragato da tempo e il terminal da migliorare.
La compagnia Msc Cruise – che insieme a Costa Crociere con la società West Sicily Gate gestisce i terminal passeggeri di Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese – in una nota chiarisce: “Msc Crociere comunica, con vivo rammarico, che nell’ambito della programmazione per la stagione estiva 2024 non è stato purtroppo possibile, al momento, includere Siracusa nei propri itinerari a causa della diminuzione del numero di navi disponibili in Mediterraneo, che non permette di scalare alcuni porti toccati con successo negli ultimi anni, tra cui appunto la località siciliana”.
Dopo il rammarico i ringraziamenti e l’accenno alle difficoltà nelle infrastrutture: “La compagnia auspica tuttavia vivamente di poter tornare ad annoverare al più presto Siracusa tra le proprie destinazioni: in forza sia dell’ottima accoglienza riservata dalla città ai propri crocieristi, sia della fattiva collaborazione e del prezioso supporto prestati dalle istituzioni, dalle autorità locali e dall’intera comunità portuale, in particolare dal sindaco Francesco Italia, che Msc Crociere tiene a ringraziare in maniera sentita – conclude la nota -. La compagnia auspica inoltre che a Siracusa possano concretizzarsi alcuni progetti, al momento al vaglio della Regione, in grado di fornire un’accoglienza più strutturata ai crocieristi”.
L’annuncio scatena le ire anche fra le file della maggioranza che sostiene il presidente Renato Schifani, Riccardo Gennuso di Forza Italia ha presentato una interrogazione urgente al presidente della Regione e agli assessori per le infrastrutture e per il turismo nella quale chiede al Governo di attivarsi al più presto.
Gennuso sottolinea che l’amministrazione comunale ha dichiarato di aver già fatto tutto quanto nelle sue possibilità perché Msc non abbandoni lo scalo, “ma è evidente che occorre intervenire in modo strutturale per aumentare il pescaggio del porto, oggi limitato ad appena 5 metri, portandolo ad almeno 11 e quindi in grado di accogliere navi di stazza maggiore”.
“Serve quindi che la Regione si faccia parte attiva per scongiurare questo pericolo”.
Il deputato di Forza Italia chiede quindi che il Governo si attivi per la realizzazione di lavori urgenti “anche per non vanificare gli investimenti già fatti per dotare l’approdo di strutture legate proprio all’accoglienza di navi di grandi dimensioni, come l’acquisto dei nuovi parabordi per circa 140 mila euro”.