Un giovedì di verdetti pesantissimi, determinanti, cruciali per la prossima Serie B. Trepida attesa per i risultati dei ricorsi di riammissione di Lecco e Reggina al prossimo campionato cadetto. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Lecco, riammettendo la squadra alla Serie B, che nel mese scorso era stata esclusa ufficialmente a causa di un ritardo nella presentazione della domanda e documentazione nell’impianto da utilizzare in cadetteria, nello specifico l’Euganeo di Padova, dal momento che il Rigamonti-Ceppi domestico e cittadino non possiede le norme richieste dalla B. Formalmente manca ancora il passaggio dal Consiglio di Stato ma Lecco può ruggire ed esultare: «La società Calcio Lecco 1912 accoglie con soddisfazione l’odierna sentenza del TAR del Lazio. La Società ringrazia tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo percorso». Decisamente risultato opposto per la Reggina: il Tar del Lazio ha definitivo improcedibile il ricorso degli amaranto, che quindi restano esclusi dal campionato 2023/24, così come decretato nelle settimane dal Consiglio Federale. Reggina che era stata squalificata per il mancato pagamento di alcuni emolumenti passati che già nella scorsa stagione costarono lei diversi punti di penalizzazione in classifica. Reggina che richiederà ricorso al Consiglio di Stato. Sono ore particolarmente critiche a Reggio Calabria. Tra pomeriggio e serata di ieri s’è tenuto un meeting tra Inzaghi e la squadra, per capire cosa fare e prossime mosse. Regna caos, preoccupazione, ambiente destabilizzato. Saladini, il proprietario del club, annuncia il ricorso al Consiglio di Stato e sfrutta i suoi canali social per sfogo e mostrar i suoi pensieri: «Siamo tutti stupefatti dalla decisione del Tar. A quanto pare il mondo del calcio è impermeabile anche alle leggi dello Stato. Stiamo vedendo quali sono le conseguenze in tanti club. Ieri ero in aula a difendere ancora una volta la Reggina e ho avuto una impressione, che non tutte le proprietà e non tutte le squadre siano uguali. Non potevo credere alle mie orecchie quando ho sentito dire all’avvocato della Figc che la Reggina non sarebbe stata comunque ammessa. Questo dopo aver salvato l’anno scorso un club che non poteva iscriversi al campionato e, usando una legge dello stato, ristrutturato il suo debito garantendo nel corso dell’anno testa, cuore e soldi per dare lustro ad un intero territorio. Dunque pure la collocazione geografica sembra abbia il suo peso. Nonostante tutto, conservo la mia fiducia nelle istituzioni. Ci rifaremo al Consiglio di Stato». Una riammessa, l’altra no, dunque. Nel frattempo la B riammette anche sul sito ufficiale il Lecco al suo prossimo campionato. Una Lega che vuole assolutamente aprire i battenti il prossimo 19/20 agosto. Ma manca chiaramente una squadra e, in attesa dell’ultimissimo ricorso reggino, quello della disperazione, non si parla comunque ancora di eventuali ripescaggi. Brescia aspetta.
Sport
3 Agosto 2023
Serie B, le sentenze del Tar: Lecco riammesso, Reggina respinta