ROMA – Si è spento all’età di 84 anni Carletto Mazzone, storico allenatore italiano. Di quel calcio romantico che non c’è più.
E’ suo il record di panchine in serie A (792) e in assoluto (1278).
Dopo aver girovagato l’Italia, Mazzone riesce a portare miracolosamente il Cagliari in Europa. Exploit che lo ha catapultato sulla panchina della sua squadra del cuore, la Roma. Che allena per tre stagioni collezionando un settimo e due quinti posti.
L’amore per i giallorossi non è stato mai nascosto da Sor Carletto, soprannominato anche “Magara”, anche quando lo stesso mister si è seduto sulle panchine di squadre di altre città.
Nella stagione 99/2000, però, succede qualcosa imprevisto, da “ Romanzo Calcistico”. Mazzone viene chiamato da Luciano Gaucci sulla panchina del Perugia. Disputa un buon campionato ma, all’ultima giornata, quando il suo Perugia non ha più nulla da chiedere alla stagione, incontra la Juventus (prima) che ha due punti di vantaggio sulla Lazio. I pronostici sono tutti dalla parte dei bianconeri, anche perché molti ricordano quanto successo nella stagione precedente, in cui gli umbri, in una situazione analoga, furono sconfitti all’ultima giornata dal Milan che si laureò Campione d’Italia. Anche in quella stagione superando la Lazio.
La vigilia dello scontro tra Perugia e Juventus fu vissuto in un clima da “tanto li lasciano vincere”. Non fu così. Sor Carletto tirò fuori il meglio da quel “Romanzo Calcistico” che ormai non c’è più e guidò i suoi uomini ad una clamorosa vittoria sulla Juventus, regalando alla “rivale” Lazio, lui romanista verace, il secondo scudetto della sua storia. E pensare che un pareggio, che alla vigilia era considerato comunque un risultato clamoroso, avrebbe portato Lazio e Juve allo spareggio. Mazzone, però, non è mai stato uno da mezze misure.
