SANTA MARINELLA (RM) – E’ un ritrovamento archeologico di rilievo quello avvenuto nei giorni scorsi a Santa Marinella. Nel tratto di mare antistante alla Villa delle Grottacce, al chilometro 58 della Via Aurelia, un gruppo di bagnanti ha ritrovato una struttura metallica dall’aria molto antica. A quel punto, senza perdere tempo, gli scopritori del reperto hanno deciso di far osservare il loro ritrovamento a un occhio esperto e, grazie all’intervento del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC), è stata chiamata la Soprintendenza. Così, a esprimere un giudizio tecnico su questa struttura metallica improvvisamente ricomparsa nelle acque della Perla, nei giorni successivi è arrivata la dottoressa Barbara Barbaro, della Soprintendenza per il Mare. La Barbaro ha innanzitutto chiarito che il materiale con cui è costruita la vasca è il piombo e, a suo giudizio, dovrebbe trattarsi di una pertinenza della Villa e quindi risalire al I o al II secolo dopo Cristo. Il grande mistero che resta adesso da chiarire è quale fosse la sua funzione. Per questo occorreranno studi approfonditi, che dovranno essere preceduti da una pulizia della struttura, al momento piena di sassi e detriti. Secondo le primissime ipotesi potrebbe trattarsi di una vasca per l’allevamento di pesci, oppure addirittura di una tomba, visto il materiale utilizzato. Quello che sembra certo fin da oggi, però, è che Santa Marinella abbia trovato un altro piccolo tesoro da offrire a residenti a turisti.
