Un secondo turno che peggio non poteva esser ricordato dalle due squadre capitoline. Nella regione vince solo il Frosinone il suo anticipo con l’Atalanta: per il resto sconfitte Roma e Lazio. Se la Roma crea occasioni a Verona senza portarsi alcun punticino a casa e mentre aspetta Lukaku resta ad una sola lunghezza in classifica, la Lazio nella domenica sera riesce anche a far peggio. Manca Milinkovic ed al momento si sente eccome: la Lazio incassa la seconda sconfitta su due gare al debutto all’Olimpico nel 23/24, per Sarri seconda sconfitta in altrettante gare giocate nella nuova stagione. Il piccolo Genoa stavolta fa la voce grossa e torna, nonostante il 4-1 incassato alla prima al Ferraris dalla Fiorentina, in Liguria con l’intera posta in palio che avvia a tutti gli effetti la stagione del Grifone. La Lazio stecca la prima in casa, nonostante cornice di pubblico sempre e per l’occasione particolarmente grossa e vibrante. Castiga uno dei più chiamati, il tapin di Retegui vale oro: nella ripresa Gila chiude ogni varco, alza un muro a quanto pare (in ottica biancoceleste) invalicabile e chiude ogni spazio. Nella ripresa soltanto il solito Luis Alberto con la maestranza del suo piedino destro prova a scardinare, ma senza alcun tipo di successo. Tra Lecce e Genoa non poteva partir peggio la stagione biancoceleste. Lazio pensate dopo due giornate ancora orfana di punti e quindi relegata momentaneamente in fondo alla classifica. Non se la passa meglio la Roma, con Mancini che prova a suonare la carica: il ko di Verona ha fatto male eccome,  nonostante a differenza della Lazio tante occasioni create. E fa specie, considerando i due tecnici delle capitoline, Mou e Maurizio, filosofie assolutamente antistanti una dall’altra parte. Adesso una settimana per riequilibrare le idee e ripartire, sia a Trigoria che a Formello. I giallorossi aspettano Lukaku, la Lazio attende che Kamada e Rovella digeriscano dettami calcistici di Sarri. Mentre Guendouzi è sempre più vicino..