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    Energia e ambiente
    31 Agosto 2023
    Bolsena, un maxi parco eolico alle porte del lago

    BOLSENA – La strada per la realizzazione del progetto Phobos – impianto per le rinnovabili che prevede la realizzazione di sette mega aerogeneratori alti 200 metri al confine con Bolsena, esattamente tra Orvieto e Castel Giorgio è ormai in discesa.

    Il Consiglio dei Ministri ha infatti espresso un giudizio positivo di compatibilità ambientale. Le proteste che in queste settimane hanno visto impegnati associazioni e movimenti del territorio umbro, coinvolgono, e non potrebbe essere altrimenti vista la vicinanza geografica, anche Bolsena.

    Lettera al presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto e al Consiglio di amministrazione

    E proprio da Bolsena interviene, con una lettera indirizzata al presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto e ai membri del Consiglio di amministrazione, il dottor Maurizio Conticelli, che ricorda quanto previsto dal progetto: oltre ai sette aerogeneratori, una stazione elettrica estesa su oltre cinque ettari nel Comune di Castel Giorgio, in località Torraccia.
    “Tale progetto – afferma Maurizio Conticelli – impone alcune domande e una lettura dello studio di impatto ambientale, nella parte in cui afferma: ‘In termini di fattibilità tecnica dell’impianto, in sede di progetto sono stati attentamente esaminati, con esito favorevole, tutti i principali aspetti concernenti la disponibilità delle aree di intervento rispetto a cui la società proponente si è da tempo attivata per acquisire contrattualmente il consenso dei proprietari’. In merito a tale affermazione – si chiede Conticelli – l’Opera del Duomo è stata contattata dalla società proponente per rilasciare il consenso in qualità di ente proprietario dei terreni ove sono stati previsti alcuni aerogeneratori? Sono stati adottati atti formali in merito oppure ci si è avvalsi solo di accordi verbali? L’Opera del Duomo ha ritenuto opportuno informare di tale iniziativa imprenditoriale anche i Comuni di Castel Giorgio e Orvieto per verificarne la fattibilità?”.

    Domande che richiedono delle risposte. Ma Conticelli va oltre e chiede all’Opera del Duomo se il Cda sia stato informato e soprattutto se l’Opera abbia “consapevolezza dei riflessi negativi che il progetto in questione potrà determinare in termini di svalutazione del patrimonio immobiliare di sua proprietà e di quella di numerosi altri soggetti pubblici e privati presenti nei territori circostanti, nonché di compromissione delle attività economiche e delle esigenze residenziali ivi presenti”.