Non è bastata la scintilla Lukaku. Non è bastato l’entusiasmo, nemmeno la splendida presentazione sotto la Curva Sud prima della grande sfida. Non è certo tecnicamente il momento più brillante degli ultimi anni di Roma. Il Milan domina all’Olimpico per un tempo e mezzo, annichilendo tecnicamente la Roma di Mourinho, soffrendo nel finale soltanto per l’espulsione di Tomori ma finendo per festeggiare 2-1 esterno ed altri tre punti pesantissimi davanti al proprio settore ospiti. L’errore di Rui Patricio, l’ennesimo rigore dell’eterno Giroud, la splendida torsione e girata volante di Leao sul colpevole Celik prima della reazione giallorossa nel finale col tiro deviato di Spinazzola che prima beffa Maignan poi finisce per consegnare timore e apprensione tra volti e maglie rossonere al tramonto del match. Nel complesso il Milan, nonostante tanti volti nuovi, è già squadra vera: terza vittoria consecutiva su tre gare, unica squadra fin qui a punteggio pieno, in attesa della risposta di Napoli e Inter. Per la Roma solite polemiche arbitrali, anche se stavolta sarebbero da lasciar da parte. Nel finale addirittura l’inviperito Mou, e nemmeno questa risulta ormai certo notizia, diserta la sala stampa. Per i giallorossi troppo freno a mano, troppi sterili blocchi difensivi, inferiorità numerica sulle corsie esterne e tanti, tanti decisamente troppi cross completamente sbagliati. Rumoreggia l’Olimpico durante la gara, qualcuno non fatica certamente ad esprimere il proprio disappunto tecnico, ma splendidi gli applausi di un popolo sempre fedele e passionale. Fatto sta che alla fine dei giochi la Roma resta in fondo alla classifica: dopo tre giornate soltanto un punto, quello interno con la Salernitana, succeduto dal doppio ko consecutivo proprio a cavallo tra Verona e Milan. Punteggio assai meno severo quello di stasera di quel che tecnicamente per larga parte è stata una dominazione di Pioli su Mourinho. Tra l’altro tra i due attimi di tensione e qualche scaramuccia di troppo a bordocampo. Orgoglio caratteriale, ma debacle calcistica. Per la Roma momento delicatissimo: forse la sosta non poteva bussare a Trigoria durante giorni migliori. Tempo di fermare e raffreddare le idee: riflettere, con calma e chiarezza. Dopo la sosta comincerà il vero campionato giallorosso, team chiamato a ritrovare decisamente smalto e serenità: si ripartirà ancora all’Olimpico, stavolta avversario abbordabile, l’Empoli di Zanetti. Servirà il miglior pubblico per abbracciar prima e spinger poi la squadra al ritorno alla vittoria: Roma non mentirà.
Sport
2 Settembre 2023
Troppo Milan per questa Roma: rossoneri corsari all’Olimpico