Malgrado una gran bella cavalcata, non è stato il finale di Europeo che addetti ai lavori, amanti dello sport e soprattutto amanti della pallavolo italiana desideravo. L’Italia femminile di volley com’è noto è uscita in semifinale, mancando di fatto l’accesso alla finale, battute prima dalla Turchia poi dalla stessa Olanda nella finalina per il terzo e quarto posto. Insomma, considerando di ragazze per le quali si parlava di campioni in carica, decisamente un finale tremendamente amaro. Tira decisamente mare in burrasca e vento gelido attorno alla nazionale italiana femminile di pallavolo. Perchè stavolta, a dispetto delle proprie caratteristiche e qualità che per roster prospettavano le azzurre tra le favorite della competizione appena conclusa, non sono riuscite a confermarsi ai massimi livelli. Ed è stata tremenda generale gran delusione. Ad un anno dal mondiale fa ancora più male. Perché? Perché stavolta non è stato soltanto un problema di spogliatoio, ma per lo più le scelte tecniche di coach Mazzanti che quello stesso spogliatoio in fermento avrebbe dovuto gestire. E trapelano crisi e grosse litigate. Perché l’avvento nel ruolo della naturalizzata e giovane possente Antropova in realtà ha fatto male forse agli equilibri: fuori Egonu. E proprio tra Egonu e il commissario tecnico della nazionale femminile sembrano esser sorti dissapori irrecuperabili. Le copertine sono rivolte tutte al loro rapporto. C’è già chi parla di dentro o fuori: uno è di troppo. O salta il CT, o la stessa Egonu sarà costretta a restare a casa, per il bene degli equilibri se dovessero prevalere scelte e forza di Mazzanti. Prossime settimane decisive, tremendamente decisive.
Sport
6 Settembre 2023
Pallavolo femminile, caos italiano tra Mazzanti ed Egonu: la situazione