Piove sul bagnato in casa Italbasket. Nonostante una nazione completamente avvolta attorno col cuore in mano a tifare con sentimento i ragazzi di Pozzecco, gli azzurri stanno lasciando tecnicamente nel modo meno ambito le finali del Mondiale di Basket tra Giappone e Filippine. Dopo aver perso ai quarti contro i più forti Stati Uniti, sorteggio e tabellone senz’altro complicato, gli azzurri lasciano sul campo anche il grande obiettivo minimo di raggiungere ed eguagliare il sesto posto mondiale conquistato nel 1998, quando allora Pozzecco era in campo, giovane e ambizioso, già vivace spavaldo cestista azzurro. Nonostante grandi speranze e grande unione di intenti, nonostante una sconfitta con gli States che comunque ci può stare, il movimento dello sport sperava decisamente in un risultato diverso nella speranza di raggiungere nelle finaline quella tra quinto e sesto posto che avrebbe comunque significato storia. Invece così non è stato, ha vinto la Lettonia, 87 a 82, troppo pesante l’assenze dell’indisposto Fontecchio. Decisivi i 28 punti del potente Grazulin per gli avversari baltici, in casa azzurra non bastano i commoventi 20 dell’eterno Datome, amaramente alla penultima come noto della sua straordinaria carriera. Adesso appuntamento per la finalina tra settimo e ottavo posto senza particolari stimoli, ma l’obiettivo resta comunque onorare fino in fondo la bandiera del tricolore, specialmente in una competizione iridata. Specialmente, soprattutto, perchè sarà l’ultima da cestista professionista di un’istituzione del nostro basket, proprio come Gigi Datome.
Sport
7 Settembre 2023
Italbasket, finale mondiale amaro: passa pure la Lettonia, addio sesto posto