Hansi Flick non è più l’allenatore della Germania. La notizia più rilevante del weekend di calcio internazionale arriva dunque dalle terre tedesche. Non è certamente un fulmine a ciel sereno. Gli ultimi risultati erano stati particolarmente deludenti, fatale il definitivo gravoso ko in amichevole col Giappone, che ha distrutto 4-1 la formazione tedesca. Fa specie pensare alle premsse con cui Flick anni fa avviò la sua avventura con 8 vittorie in altrettante gare giocate, poi solo 4 successi nelle ultime 17. Da mesi per questo sussisteva malcontento e scetticismo, come espresso in maniera più o meno diretta dai uno dei leader storici degli ultimi anni di nazionale come Gundogan: la squadra aveva perso smalto, il calcio espresso era sotto le aspettative, ottimi solisti ma proprio solisti e ben poco squadra. Ecco perché all’indomani della sconfitta nipponica la federazione tedesca ha preso la sua decisione: esonerato Flick. Non si può aspettare oltre. Gli Europei del 2024 incombono. La squadra non gioca qualificazioni ma soltanto amichevoli, sì, ma serve dare alla nazione risposte confortanti. Anche perché dopo la clamorosa eliminazione mondiale di una campagna, quella Qatar 2022, il movimento calcistico tedesco sente la doverosa necessità di tornare protagonista. Soprattutto quel senso di responsabilità in vista in un Europeo casalingo, domestico, dove i padroni di casa saranno chiamati, tra le favorite, a recitare un ruolo di primordine. Termina così l’avventura di Flick in nazionale, al suo posto ad interim traghetterà il buon Rudi Voller per le prossime settimane: sua la panchina per l’amichevole con la Francia. Nelle prossime settimane, prima degli impegni di ottobre, la federazione sarà chiamata ad eleggere il nuovo allenatore, il nuovo commissario tecnico. Si fanno già diversi nomi. In testa c’è Sammer, ma occhio alla candidatura del giovane Nagelsmann, dallo scorso aprile libero post avventura al Bayern.
Sport
11 Settembre 2023
Germania, cambia l’allenatore: salta Flick, adesso Sammer o Nagelsmann?