Scegliere una destinazione accogliente e inclusiva è essenziale per i viaggiatori LGBTQ+ che devono organizzare le proprie vacanze. Esistono però dinamiche e situazioni discriminatorie che influiscono sul modo in cui queste persone vengono accolte nel mondo. “Per i viaggiatori LGBTQ+, scegliere una destinazione accogliente e inclusiva è fondamentale per pianificare un viaggio. La cruda realtà è che ci sono alcune barriere che influenzano il modo in cui i viaggiatori LGBTQ+ sono accolti in tutto il mondo, che a loro volta influenzano le decisioni che prendono quando scelgono una destinazione”. A parlare è Alessandro Callari, Regional Manager Italia, Israele e Malta di Booking.com, in merito alla ricerca Travel Proud – commissionata da Booking.com e condotta in modo indipendente su un campione di 11.555 viaggiatori LGBTQ+ in 27 Paesi – che rivela le mete preferite dei viaggiatori LGBTQ+ per una vacanza inclusiva nel 2023. In Italia è risultata Milano la destinazione italiana preferita. L’Italia è la nazione con il maggior numero di strutture Proud Certified: ad oggi, sono più di 6.000 gli alloggi che hanno ricevuto l’icona Travel Proud su Booking.com, come segno di riconoscimento per gli sforzi compiuti verso un’ospitalità inclusiva. “Tutto quello che facciamo a Booking.com è rimuovere le difficoltà del viaggio e aiutare le persone ad avere esperienze incredibili – afferma Callari -. Ecco perché nel 2021 abbiamo lanciato il nostro programma Travel Proud, che fornisce formazione gratuita ai nostri partner di alloggio per aiutarli a comprendere meglio le sfide specifiche affrontate dai viaggiatori LGBTQ+ e cosa si può fare per far sentire ogni ospite benvenuto. La nostra ricerca ci dice anche che la maggior parte dei viaggiatori LGBTQ+ (68%) sono più propensi a cercare attrazioni e attività su misura per la comunità”.Le esperienze di viaggio positive si stanno rivelando molto più comuni e, senza dubbio, stanno facendo crescere la fiducia delle comunità LGBTQ+. Oltre quattro quinti (l’84%) dei viaggiatori LGBTQ+ affermano di aver sperimentato qualche forma di interazione positiva, in particolare quando si tratta di interazioni con i luoghi in cui soggiornare. “L’industria dei viaggi sta già facendo la sua parte nel plasmare gli atteggiamenti e le percezioni, con quattro quinti (80%) dei viaggiatori LGBTQ+ italiani che ci dicono di sentirsi più a loro agio quando sono in viaggio grazie alla crescente inclusività del settore dei viaggi. Ma c’è ancora tanto altro che può essere fatto per soddisfare le esigenze dei viaggiatori LGBTQ+”, conclude Callari.
Italpress news
14 Settembre 2023
Viaggi LGBTQ+, Milano meta italiana preferita