Una demolizione. Vera e concreta. L’Inter vince il suo quinto derby consecutivo e piove, anzi grandina, non solo in campo ma sulla testa di Stefano Pioli. Una gravosissima battuta d’arresto per il promettente nuovo avvio di stagione dei rossoneri: pokerissimo nerazzurro, punteggio rotondo, statement clamoroso in termini di Scudetto, 12 punti su 12 per la capolista, a San Siro finisce addirittura 5-1 per i nerazzurri. Una festa totale che vale tantissimo perché nel pokerissimo interista manca incredibilmente la firma di Lautaro: apre e chiude l’esperienza di Mkhitarian, nel mezzo il golasso di Thuram, rivincita di Calha su rigore e chiude tutto nel finale pure Frattesi subentrante. Inzaghi vince e domina: letture perfette. Milan sorpassato pure dalla Juve che rientrata dalle nazionali e scossa dalla grana Pogba e dalle parole dell’ex capitan Bonucci viaggia dritta col suo nuovo tandem: doppio Vlahovic e super Chiesa, 3-1 netto su una Lazio che resta nella seconda metà della classifica a quota di soli tre punti. Juve tosta, concreta, determinata. Idee chiare e rivincita di Allegri: bianconeri in scia nerazzurra, secondi a quota 10, tra tre vittorie e un solo pari. La Juve c’è, la Lazio in classifica paga invece l’inizio deludente, tra le sconfitte di Lecce e Genoa. Per i biancocelesti testa all’impegno in Champions: martedì c’è l’Atletico in Champions. Per i bianconeri un impegno a settimana e testa tutta al campionato: la Juve c’è, ricompattata. La rivincita di Max. L’obiettivo minimo resta quarto posto e prossima Champions League, ma quando ti chiami Juve mai precluderti di sognare di più. Il campionato è appena iniziato: ne vedremo delle belle.