logo
    Cronaca
    18 Settembre 2023
    Civitavecchia – Stupratore latitante arrestato dalla Polizia di Frontiera

    CIVITAVECCHIA  – Ancora un arresto eccellente quello effettuato ieri sera in porto dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera di Civitavecchia, che è riuscita ad intercettare e ad assicurare alla giustizia, un tunisino di 21 anni.

    Sull’uomo pendeva un Mandato di Arresto Europeo, emesso in seguito ad una violenza sessuale effettuata in un parco pubblico a Lorrach (Germania ), che ha avuto come vittima una giovane donna affetta da disturbi dello spettro autistico.

    Dopo l’atroce atto sessuale, consumato con una violenza inaudita, l’uomo si dava alla fuga dandosi alla latitanza e rifugiandosi in Tunisia.

    Le autorità tedesche in seguito a complesse indagini ricostruivano i terribili eventi di cui la giovane donna era stata vittima ed in considerazione degli stessi, condannavano il tunisino a 5 anni di reclusione, emettendo a suo carico un Mandato di Arresto Europeo.

    Proprio grazie a tale provvedimento, il personale diretto dal Vice Questore Alessandro ZANZI, dopo una attenta disamina delle liste passeggeri in arrivo/partenza dal locale scalo marittimo, individuava il nominativo del giovane tunisino, il quale apparentemente si era imbarcato da solo e senza alcun mezzo di locomozione.

    Pertanto si organizzava un apposito servizio all’atto dello sbarco dei passeggeri senza veicoli al seguito, tra i quali però non vi era traccia del ricercato.

    Si decideva quindi di effettuare un impegnativo e minuzioso controllo sugli oltre 500 veicoli in fase di sbarco, tra i quali auto, camion, camper, furgoni e semirimorchi.

    Ogni veicolo veniva attentamente controllato e proprio all’interno dell’ultima autovettura, con a bordo una famiglia tunisina, parzialmente nascosto tra i numerosi bagagli, veniva rintracciato il cittadino tunisino ricercato, che dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto ed associato presso la locale casa circondariale in attesa della sua estradizione in Germania.

    E’ tuttora al vaglio la posizione della famiglia tunisina che ha fornito collaborazione al ricercato.