di Simona Tenentini
FARNESE – Il Comitato Ambiente e Salute Tuscia interviene sulla recente sospensione dei lavori dell’impianto eolico in fase di realizzazione a Farnese, fornendo esaustivi chiarimenti sulle motivazioni alla base di tale provvedimento.
“Siamo grati a tutti i cittadini/e per il riconoscimento del lavoro svolto dal Comitato per il contrasto alla diffusione spropositata degli impianti Eolici e Fotovoltaici nella Tuscia, come ha rimarcato anche la nuova Amministrazione regionale con la Delibera di Giunta n 171 del 12.05.2023. Vogliamo però dare qualche chiarimento sul perché i lavori delle due nuove pale del “ minieolico “in progetto sono stati sospesi.
Per costruire questo tipo di pale quando sono lontane le une dalle altre a più di un chilometro e hanno una potenza produttiva inferiore ad 1 Mega Watt ( MW) per legge servirebbe una Pas ( Procedura Autorizzativa semplificata).
Nel caso di queste pale di cui sono stati sospesi i lavori non è così perché verrebbero ubicate vicino ad altre già esistenti nel raggio inferiore ad 1 km e la loro potenza cumulata fa si che i progetti superino il Mega Watt.
Quindi anziché con una Pas devono essere autorizzati con una VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale).
In assenza di quest’ultima autorizzazione si compie un abuso edilizio, cioè si compie un reato o più di uno a seconda delle situazioni.
Inoltre le tre minipale, che mini non sono, perché sono alte tra i 60 e 70 metri, ricadevano anche nelle fasce di rispetto dei 3 km dai Beni Culturali e Paesaggistici previste dal D. LGS n. 199/2021. Il Comitato, tempo fa, è venuto anche a conoscenza che le pale eoliche, specialmente quelle del minieolico, possono essere “ ripotenziate” e sostituite con altre che potrebbero essere grandi fino a 4 volte (quindi queste che sono alte circa 60 metri potrebbero essere sostituite da altre che superano i 200 metri) a causa della legge sul repowering (ripotenziamento). Inoltre dopo aver fatto, mesi fa, un accesso ai documenti riguardanti le tre “minipale” di cui una già installata e altre due da installare il Comitato ha segnalato questa cosa agli Uffici competenti del Comune di Farnese, della Provincia di Viterbo e della Regione Lazio.
Nel frattempo la Soprintendenza ha anche proposto un vincolo di “ bene di notevole interesse pubblico” su un’area che interessa diversi Comuni e anche la zona dove sono e dovrebbero essere installate le tre mini pale.
Quindi il vincolo si è fatto ancora più stringente. Informiamo che questo nuovo vincolo interessa anche 3 delle 7 pale del progetto eolico Vallerosa ( zona Farnese – Valentano) che a luglio la popolazione di Farnese ha bocciato sonoramente con la consultazione popolare, per il quale il Consiglio comunale ha già inviato una Delibera con parere contrario alla Regione.
Con la stessa delibera Il Comune ha preso atto, tra gli altri impatti, anche di quello del “minieolico” e “mini fotovoltaico” sul pregio paesaggistico del nostro territorio. Ritornando alle due nuove “minipale” si chiarisce che nonostante le richieste di autorizzazione per le stesse siano state depositate in Comune nel 2019 tuttavia devono essere ancora corredate di tutti i documenti necessari per il rilascio dell’autorizzazione finale.
Inoltre queste pale rientrano ora nel vincolo ancora più stringente del perimetro di un Bene di notevole interesse pubblico, grazie alla proposta avanzata dalla Soprintendenza, che ha fatto scattare le misure di salvaguardia vigenti fino a probabilissima approvazione finale. abbiamo anche saputo che la stessa Sovrintendenza ha inviato in Comune una ordinanza di sospensione dei lavori citati . Questo è quanto è accaduto per la sospensione dei lavori, vista la richiesta di notizie da parte dei cittadini, nonostante ci siano stati alcuni commenti infelici, privi di fondamento giuridico e soprattutto di senso.”