Ripetersi sarà complicato. La concorrenza è tanta. La Juve è tornata e ce ne siamo tutti accorti. Soprattutto la Lazio, sconfitta a Torino 3-1, affondata dai colpi del nuovo tandem bianconero, quello composto da Chiesa e Vlahovic. Il doppio ko incassato ad agosto con la falsa partenza a cavallo tra Lecce e Genoa complica la classifica della Lazio, ma siamo solo all’inizio. Ma oggi non è minimamente tempo di pensare a campionato e futuro, è solo tempo di pensare ad un presente esaltante. Un presente che la Lazio s’è regalata grazie alla sua straordinaria cavalcata 2022/23, condita e culminata con lo splendido secondo posto finale. La Lazio tre anni dopo l’ultima volta, per l’ottava complessiva della sua storia, torna in Champions League. Stasera brividi forti all’Olimpico, che riabbraccia non solo le dolcissime sognate note della più prestigiosa coppa europea, ma altresì un caro vecchio amico che rispolvera grandiosi ricordi tricolore: il Cholo, Simeone. La Lazio è pronta per affrontare l’Atletico: subito l’avversario sulla carta più tosto per avviare al meglio il suo girone, un raggruppamento che prevede la concomitante presenza di Celtic e Feyenoord che stasera si affronteranno a Glasgow. Sarri riparte naturalmente dal suo 433 e da Luis Alberto, serve qualità per battere una squadra tosta, arcigna, rognosa, come per storica decennale definizione l’Atletico del Cholo. Pochi dubbi per Maurizio: solo Patric insidia Casale, malino a Torino. Davanti tridente consolidato con Felipe e Zaccagni a sostegno di capitan Ciro Immobile. Per i Colchoneros invece un probabile e denso 352, difficile da scardinare. Davanti spetterà a Saul sostenere la premiata ditta, quella composta da Griezmann e Morata. Fischio di inizio previsto per le 20.45. Stasera emozioni e accendini, lazialità, Giardini di Marzo. Olimpico gremito, Curva Nord pronta e carica. La Lazio vuole partire forte.