Sarà comunque in Francia il destino da allenatore di Gennaro Gattuso. Soltanto 10 giorni fa, chiusa l’esperienza della scorsa stagione in Spagna col Valencia, sembrava vicinissimo alla panchina del Lione. Poi, complice la scelta del club transalpino di evitare ulteriori rapporti con Jorge Mendes figura evidentemente ben poco gradita all’interno del CDA, la scelta è ricaduta su un altro italiano campione del mondo 2006, Fabio Grosso. Così per qualche settimana in più Ringhio è rimasto ancora evidentemente a spasso ma le vacanze forzate sono destinate ad arrestarsi all’istante: atteso nel pomeriggio a Marsiglia accompagnato da tutto il suo staff al gran completo per firmare con l’OM. Un’altra situazione complicatissima andrà ad ereditare, all’interno di una piazza tremendamente bollente. Settimana scorsa Marcelino ha dato le dimissioni in quanto minacciato dagli ultras biancoazzurri che ben poco avevano digerito l’eliminazione un mese fa ai preliminari di Champions League. Papin ha traghettato ma le classique di Parigi ha narrato sonoro 4-0 in favore del PSG. Per questo il presidente Longaria evidentemente ha ritenuto Ringhio l’uomo giusto per riprendere in mano una situazione così complicata: serve pugno di ferro, servono i suoi attributi. Gattuso ha accettato: aveva voglia di tornare immediatamente ad allenare. Il Marsiglia al momento naviga all’ottavo posto ma pur sempre all’interno di una classifica contratta che vede la rivelazione Brest pensate al primo posto, seguita da Nizza e chiaramente PSG. Brest a 13, OM a 9, a sole 4 lunghezze. C’è dunque tutto per sterzare immediatamente e riavviare un campionato d’alta classifica, anche se c’è da gestire una tifoseria e un ambiente storicamente complicatissimo. Tra l’altro c’è pure un girone d’Europa League complicatissimo, forse il più prestigioso e competitivo, quello con Brighton, Ajax e AEK Atene. Insomma, tanta carne sul fuoco, bollono argomenti importanti: c’è tanto da fare. Gattuso riparte da Marsiglia.
