Anche la Lazio, così come il Napoli, seppur con tutte le differenze del caso, ritrova tre punti e serenità. 2-0 al Torino e tre punti vitali per Sarri per rispondere ad un ambiente che, nonostante l’orgasmico pareggio di Provedel in zona Cesarini con l’Atletico per emozioni Champions difficilmente dimenticabili, proviene da un inizio di stagione al di sotto delle prospettive eccome, in campionato. Il pareggio col Monza, assai deludente, un pareggio che aveva scaturito la contestazione di Nord e Tevere, ha scosso Formello e gruppo biancoceleste, decisamente. E nonostante calendario contratto e rischio infortuni, Sarri ha rilanciato il suo tridente e tutti gli elementi migliori. E allora Zaccagni stringe i denti, pure capitan Immobile costretto agli straordinari. Lazio contratta e Toro tostissimo che nel primo tempo meritava forse qualcosina di più, ma nella ripresa cambia decisamente tutto. La Lazio riprende il pallino del gioco ma in maniera tutt’altro che sterile. Vuole pungere e punge: stavolta non c’è più Milinkovic ma l’inserimento decisivo a sbloccare una gara complicatissima come quella col Toro lo fa l’esperienza di Vecino. Un gol liberatorio che scrolla definitivamente pressione, così la Lazio decolla e chiude con Zaccagni, che sfrutta un assist di Felipe e realizza il raddoppio biancoceleste sotto la Nord. La difesa regge, Toro matato e tramortito, gestione e accademia: Sarri porta a casa i tre punti e accorcia un minimo le distanze con le le prime della classe. La Lazio supera dunque l’ostacolo Toro e prova a riaccendere i motori anche in campionato: adesso San Siro.
Sport
28 Settembre 2023
Vecino prima, Zaccagni poi: 2-0 al Toro, la Lazio riaccende i motori