RIANO – Maurizio Lintozzi, presidente del Comitato Riano Aria Pulita denuncia una preoccupante edificazione alle porte di Riano.
“Il Comune di Riano (Roma), tramite una discutibilissima variante al piano urbanistico che decuplica l’area edificabile, si accinge a far realizzare all’interno di ex cave di tufo, prospicienti una frazione del paese di circa duemila abitanti, il più grande capannone logistico d’Italia, grande circa cinque volte l’Ospedale Sant’Andrea di Roma.
Il Comitato Riano Aria Pulita e il comprensorio di Colle Romano a Riano intendono quindi denunciare il tentativo di realizzazione di una piastra logistica fuori misura a ridosso di una frazione del paese, in un’area costituita da ex cave di tufo dove negli anni Ottanta erano stati illegalmente interrati rifiuti tossico-nocivi e che nelfrattempo si era ormai rinaturalizzata dando rifugio a centinaia di animali selvaticisi a terrestri (volpi, istrici, ricci, ecc.) e volatili (Civette, nibbio, gazze, e molti altri).
Quanto al paventato beneficio in termini di posti di lavoro, a parte alcuni tecnici specializzati, per definizione si tratterà di un modestissimo numero di assunzioni che non mitigheranno certo la disoccupazione locale.
A chi giova tutto ciò? Certamente non ai cittadini di Riano, che vedranno aumentare il traffico veicolare el’inquinamento (con una previsione di centinaia di TIR al giorno ed oltre mille veicolimedi e leggeri) di un luogo che avrebbe invece una vocazione turistica esostanzialmente nauturalistica.
Tanto meno agli abitanti della frazione limitrofa, cherischiano salute e portafoglio, considerando gli effetti delle lavorazioni necessarie,l’inquinamento prodotto dalle centinaia di camion che transiteranno ogni giorno,l’inquinamento acustico e la perdita del valore immobiliare delle proprie abitazioni.
L’operazione, di sicuro vantaggio per il proponente, non sembra invece portare benefici nemmeno al comune di Riano che si accontenta di 3 milioni di oneri ordinarie 3 di oneri straordinari a fronte di un’opera che a voler fare i conti sembrerebbe portare ad un plusvalore di circa 40 milioni di euro, per cui ne sarebbero stati dovuti almeno 20.”
